da:
informationguerrilla.org
E' l'amministrazione Bush,
e non Baghdad, a sostenere al Qaeda
di
Michel Chossudovsky
28
gennaio
2003
Uno dei
principali obiettivi della propaganda di guerra è
"fabbricare un nemico". Mentre cresce il sentimento
contro la guerra e vacilla la legittimità
dell'amministrazione Bush, i dubbi riguardo
all'esistenza di un "nemico esterno" devono essere
fugati.
Mentre si avvicina la data della programmata invasione
dell'Iraq, l'amministrazione Bush ed il suo fedele
alleato britannico hanno moltiplicato gli "avvertimenti"
di futuri attacchi terroristici di al Qaeda. Il nemico
deve apparire genuino: vengono impiantate nella catena
dell'informazione migliaia di storie ed editoriali che
collegano al Qaeda al governo di Baghdad. Colin
Powell ha enfatizzato tale relazione nella sua
introduzione al World Economic Forum
di Davos in gennaio. L'Iraq viene casualmente
presentato nelle dichiarazioni ufficiali e nei media
come "un paradiso per la rete del terrore ed i suoi
fornitori":
"L'amministrazione Bush sta accumulando le prove che
sono ancora fortemente trattenute che non è un caso che
i gruppi terroristi dell'universo di al Qaeda abbiano
scelto come armamenti i veleni, i gas e gli ordigni
chimici che sono armi che portano la firma del regime
iracheno".1
In
tale contesto la propaganda si propone di coprire la
verità ed eliminare le prove di come al Qaeda di
Osama bin Laden è stata fabbricata e trasformata
nel "Nemico numero uno".
Nel
frattempo le "operazioni antiterrorismo" dirette contro
i musulmani, inclusi gli arresti di massa arbitrari,
sono stati incrementate. Negli USA le misure di
emergenza sono contemplate in caso di guerra. I media
ufficiali sono occupati a preparare l'opinione pubblica.
Viene detto che una "emergenza nazionale" è giustificata
perché "l'America è sotto attacco":
"gli USA
e gli interessi occidentali nel mondo occidentali devono
essere preparati per attacchi di rappresaglia delle
cellule dormienti un attimo dopo che lanciamo un attacco
all'Iraq".2
Difesa della patria
Le
procedure di emergenza sono già pronte. Al Segretario
della
Homeland Defence, il cui
mandato è di "salvaguardare la nazione dagli attacchi
terroristici", è già stata garantita l'autorità per
"prendere il controllo di un'emergenza nazionale", che
implica di fatto l'istituzione di un governo militare.
Il Northern Command a sua
volta sarebbe messo a capo delle operazioni militari nel
teatro USA di "guerra al terrorismo".
Il
programma di vaccinazione contro il vaiolo
Nel
contesto di queste misure di emergenza sono già in corso
i preparativi per la vaccinazione di massa contro il
vaiolo in risposta ad una presunta minaccia di attacco
con armi biologiche sul suolo USA. Il programma di
vaccinazione, che è stato oggetto di una intensa
propaganda dei media, sarebbe lanciato con il solo scopo
di creare un'atmosfera di panico tra la popolazione:
"Alcuni
individui infetti con un blocco di biglietti aerei,
oppure di autobus, potrebbero spargere l'infezione del
vaiolo attraverso il paese, attivando un'epidemia di
vaste proporzioni . . . . Non è inconcepibile che la
Corea del Nord o l'Iraq possano avere il vaiolo in
laboratori nascosti e passare il mortale agente ai
terroristi".3
L'agenda nascosta è chiara come il cristallo. Come
meglio discreditare il movimento contro la guerra e
mantenere la legittimazione dello stato? Creare le
condizioni che instillino la paura e l'odio, presentare
i governanti come "guardiani della pace", impegnati ad
estirpare il terrorismo ed a preservare la democrazia.
Nelle parole del Primo Ministro britannico Tony
Blair, echeggiante quasi parola per parola i
dispacci della propaganda USA:
"Credo
sia inevitabile che presto ci proveranno in qualche
modo,... 'Penso possiamo vedere le prove dai recenti
arresti che la rete terrorista è qui ed in giro per il
resto dell'Europa, per il resto del mondo... La cosa più
paurosa su questa gente è la possibile commistione di
fanatismo e di tecnologia capace di portare sul
bersaglio distruzione di massa'".4
Gli arresti di massa
Gli
arresti di massa di individui di origine mediorientale
dall'11 settembre 2001 su accuse strombazzate non sono
motivate da considerazioni di sicurezza. La loro
principale funzione è di fornire "credibilità" alla
campagna di paura e propaganda. Ogni arresto, ampiamente
pubblicizzato dai media ufficiali, ripetuto giorno dopo
giorno per "dà un volto" al nemico invisibile. Serve
anche a nascondere il fatto che al Qaeda è una creatura
della CIA. Il "Nemico Numero Uno" non è un nemico ma uno
strumento.
In altre
parole, la campagna della Propaganda realizza due
importanti funzioni.
Primo,
deve assicurare che il nemico venga considerato una
minaccia reale.
Secondo,
deve distorcere la verità, cioè deve nascondere "la
relazione" tra questo "nemico fabbricato" ed il suo
creatore nell'apparato militare e di intelligence.
In
altre parole, la natura e la storia di al Qaeda di
Osama bin Laden e delle
brigate islamiche sin dalla guerra sovietico-afghana
deve essere soppressa perché se comincia a gocciolare
presso il grande pubblico, la legittimazione della cd
"guerra al terrorismo" crolla come un castello di carte.
E durante questo processo viene minacciata la
legittimazione dei principali attori politici e
militari.
Lo
scandalo della "previa conoscenza dell'11/9"
Il
16 maggio 2002 i tabloid di New
York rivelarono che "il Presidente Bush era stato
avvertito di un possibile dirottamento prima degli
attacchi terroristici" e non aveva agito.5
La
campagna di disinformazione era visibilmente bloccata
dalle crescenti prove dei collegamenti CIA-Osama. Per la
prima volta dall'11/9 i media ufficiali hanno accennato
alla possibilità di una copertura dei più alti livelli
dell'apparato statale USA.
L'agente dell'FBI
Coleen Rowley, che ha soffiato sull'FBI, ha
giocato un ruolo chiave nel far scatenare la crisi. Il
suo controverso memorandum al Direttore dell'FBI
Robert Mueller ha puntato
sull'esistenza di "deliberati ostacoli" all'indagine
sugli attacchi dell'11 settembre:
"Pochi minuti dopo gli attacchi dell'11/9 la SSA [David
Frasca, Direttore dell'unità radicali
fondamentalisti dell'FBI] disse 'questo probabilmente è
stato tutto solamente una coincidenza' e che non
dovevamo fare nulla finché non ne avremmo avuto il
permesso, perché potevamo far saltare qualcosa d'altro
che era in corso altrove nel paese"6
In
risposta ad un'imminente crisi politica, la campagna di
paura e disinformazione entrò in quinta marcia. La
catena delle notizie venne improvvisamente inondata da
rapporti ed avvertimenti di "futuri attacchi
terroristici". Una dichiarazione dalle parole studiate
accuratamente (visibilmente intesa a diffondere paura)
del Vicepresidente Dick
Cheney contribuì a preparare la scena:
"Penso
che le prospettive di futuri attacchi negli USA siano
quasi una certezza... Potrebbe accadere domani, potrebbe
accadere la prossima settimana, potrebbe accadere l'anno
prossimo, ma loro continueranno a provarci. E noi
dobbiamo essere preparati".7
Quello
che Cheney stava realmente dicendoci è che la nostra
"attività di intelligence", che noi abbiamo creato,
colpirà ancora. Ora, se questa "creatura della CIA"
stava pianificando nuovi attacchi terroristici, ci si
aspetterebbe che la CIA sia la prima a saperlo. Con ogni
probabilità la CIA controlla anche i cd "avvertimenti"
emanati da fonti della CIA stessa di "futuri attacchi
terroristici" negli USA e nel mondo.
La
struttura uniforme della propaganda
Dopo un
accurato esame dei rapporti di notizie su reali,
"possibili" o "futuri" attacchi terroristici si nota
che la campagna di propaganda esibisce una struttura
uniforme. Simili concetti appaiono simultaneamente in
centinaia di rapporti dei media:
.
Essi si riferiscono a "fonti affidabili", un
crescente volume di prove, cioè governo,
intelligence o FBI.
.
Essi invariabilmente indicano che i gruppi terroristi
coinvolti hanno "legami con bin Laden" o al Qaeda
o sono "vicini a bin Laden".
.
I rapporti spesso indicano alla possibilità di attacchi
terroristici, "presto o tardi" o "nei prossimi due
mesi".
.
I rapporti spesso sollevano il tema dei cd "bersagli
facili", indicando la probabilità di vittime civili.
.
Essi indicano che futuri attacchi terroristici potranno
aver luogo in diversi paesi alleati (comprese
Gran Bretagna, Francia, Germania) nei quali l'opinione
pubblica è fortemente contrari alla guerra al terrorismo
degli USA.
. Essi confermano la necessità per gli USA ed
i loro alleati di iniziare azioni "preventive"
dirette contro tali diverse organizzazioni terroriste
e/o i governi stranieri che danno rifugio ai
terroristi.
.
Essi spesso puntano sulla probabilità che questi gruppi
terroristi posseggano WMD, comprese armi biologiche e
chimiche (ed anche armi nucleari). Vengono anche
menzionati i collegamenti all'Iraq ed agli "stati
canaglia" (discussi nella Parte I).
. Gli avvertimenti includono anche
avvertimenti riguardanti "attacchi sul suolo USA",
attacchi contro civili in città occidentali.
.
Essi indicano gli sforzi intrapresi dalle autorità di
polizia per catturare i presunti terroristi.
.
Gli individui arrestati praticamente in tutti i casi
sono musulmani e/o di origine mediorientale.
. I rapporti vengono anche usati per giustificare
la legislazione della
Homeland Security e la
"schedatura etnica" e gli arresti in massa di presunti
terroristi.
Questo
schema di disinformazione nei media occidentali applica
le solite frasi accattivanti e ritornelli. (V. gli
estratti stampa qui sotto. Le frasi rilevanti per far
presa sono indicate in corsivo):
"I rapporti pubblicati, assieme alle nuove
informazioni ottenute da fonti di intelligence e
militari USA, indicano un crescente volume di
prove che terroristi associati e/o vicini a
Osama bin Laden stanno pianificando un
importante attacco sul suolo USA.
Sono
obiettivi anche i paesi alleati che si sono uniti
alla caccia mondiale alle cellule radicali musulmane
votate allo scatenare nuove ondate di attacchi
terroristici. ... L'attivazione da parte del governo USA
di forze antiterrorismo arriva mentre l'FBI emette il 14
nov. l'avvertimento che un nuovo "spettacolare" attacco
terroristico potrebbe essere prossimo, presto
piuttosto che tardi. ...
Altrove,
il governo australiano ha emesso un avvertimento senza
precedenti ai propri cittadini che terroristi di al
Qaeda potrebbero lanciare attacchi entro i prossimi
due mesi. 8
Sebbene il Direttore della CIA
George Tenet abbia detto in una recente
testimonianza al Congresso che "un tentativo di condurre
un altro attacco sul suolo USA è certo", una
terna di ex alti funzionari della CIA ha dubitato della
possibilità di qualsiasi "spettacolare" attacco sul
suolo USA. 9
"I
tedeschi sono nervosi dall'epoca degli attacchi
terroristici negli Stati Uniti, per paura che il loro
paese sia un bersaglio maturo per il terrorismo.
Diversi dei dirottatori degli attacchi dell'11 sett.
hanno programmato le loro mosse ad Amburgo. 10
"Il 18 dic. un alto funzionario governativo, parlando a
condizione dell'anonimato, ha informato i giornalisti
sull''elevata probabilità' che 'presto o tardi'
avvenga un attacco terroristico. ... ha nominato
alberghi e centri commerciali some potenziali 'facili
bersagli'... Il funzionari ha anche specificamente
menzionato: un possibile attacco chimico nella
metropolitana di Londra, la contaminazione con il
vaiolo, l'avvelenamento delle riserve idriche ed
attacchi contro "bersagli da cartolina" come il
Big Ben e il Canary Warf".
L'allarme "presto o tardi" seguiva un
avvertimento dell'Home
Office della fine di novembre che diceva che
radicali islamici potrebbero usare bombe atomiche
sporche o gas venefico per infliggere enormi perdite
nelle città britanniche. Anche questo ottenne grandi
titoli ma l'avvertimento venne velocemente ritratto per
paura che potesse causare panico nel pubblico. 11
Il
messaggio di ieri era che questi terroristi, comunque
sconosciuti, ci stanno provando, e, prima o poi,
potrebbero passare attraverso le difese di Londra. Essa
è una città dove decine di migliaia di persone,... Gli
esperti hanno detto ripetutamente che il Regno Unito,
con il suo forte sostegno agli USA ed alla loro guerra
al terrorismo, è un obiettivo genuino e realistico per i
gruppi terroristi, compresa la rete di al Qaeda guidata
dalla mente dell'11 settembre Osama
bin Laden.12
Citando
Margaret Thatcher: "Solamente
l'America ha la capacità ed i mezzi per trattare con
Osama bin Laden o Saddam
Hussein o gli altri malvagi psicopatici che
prima o poi gli si troveranno davanti".13
Secondo
un recente allarme del Dipartimento di Stato USA
"L'aumentata sicurezza alle installazioni ufficiali USA
ha portato i terroristi a cercare obiettivi più
facili come aree residenziali, club, ristoranti, luoghi
di preghiera, alberghi, scuole, eventi ricreativi
all'aperto, villaggi, spiagge ed aeroplani".14
Attacchi terroristici reali
Per
essere "efficace" la campagna di disinformazione e paura
non può affidarsi solamente ad inconsistenti
"avvertimenti" di futuri attacchi, essa richiede anche
fatti di terrorismo "reali" o "incidenti" che forniscano
credibilità ai piani di guerra dell'amministrazione. La
propaganda si appoggia sulla necessità di implementare
"misure di emergenza" come anche di implementare azioni
militari di rappresaglia.
Lo
scatenamento di "incidenti come pretesto per la guerra"
è parte delle ipotesi del Pentagono. Nei fatti è una
parte integrale della storia militare USA.15 Infatti,
nel 1962 il Capo degli Stati Maggiori riuniti aveva
ideato un piano segreto intitolato
"Operatione Northwoods'
per per provocare deliberatamente delle vittime civili
per giustificare l'invasione di Cuba:
"Possiamo far esplodere una nave USA nella Baia di
Guantanamo
ed incolpare Cuba", "Possiamo sviluppare una
campagna di terrore comunista cubano nell'area di Miami,
in altre città della Florida e persino a
Washington" "le liste delle
vittime nei quotidiani USA provocherebbero un utile
ondata di indignazione nazionale". (V. il documento
declassificato Top Secret 1962
titolato "Justification for U.S.
Military Intervention in Cuba"16 (V.
Operation Northwoods at
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html
).
Non vi è
alcuna prova che il Pentagono o la CIA abbiano giocato
un ruolo diretto nei recenti attacchi terroristici. Gli
ultimi erano stati intrapresi da organizzazioni (o da
cellule di queste organizzazioni) che operano abbastanza
indipendentemente, con un certo grado di autonomia. Tale
indipendenza è nella tipica natura di una operazione
coperta di intelligence. L'"attività di intelligence"
non è in contatto diretto con i suoi sponsor nascosti.
Essa non è necessariamente a conoscenza del ruolo che
svolge per conto dei suoi sponsor dell'intelligence.
La
questione fondamentale è: chi c'è dietro di loro?
Attraverso quali fonti sono stati finanziati? Quale è la
sottostante rete di legami?
Un
recente (2002) documento classificato abbozzato per
indirizzare il Pentagono "richiede la creazione di un cd
'Gruppo operazioni Proattive e Preventive' (P2OG)
per lanciare operazioni segrete mirate a "stimolare
reazioni" tra i terroristi e gli stati che posseggono
armi di distruzione di massa, cioè, per esempio,
spingere all'azione cellule terroriste ed esporsi ad
attacchi di "pronta risposta" da parte delle forze USA".17
L'iniziativa P2OG
non è niente di nuovo. Essa sostanzialmente amplia un
esistente apparato di operazioni coperte. E' ampiamente
documentato che la CIA ha sostenuto gruppi terroristi
dall'era della Guerra Fredda. Questo "spingere le
cellule terroriste" con operazioni coperte di
intelligence spesso richiede l'infiltrazione e
l'addestramento di gruppi radicali collegati ad al Qaeda.
Il
supporto segreto da parte dell'apparato militare e di
intelligence USA è stato convogliato alle varie
organizzazioni terroriste islamiche attraverso una
complessa rete di intermediari e satelliti
dell'intelligence. Inoltre, numerose dichiarazioni
ufficiali e rapporti di intelligence confermano
collegamenti recenti (nell'era post Guerra Fredda)
tra le unità militari di intelligence USA ed operativi
di al Qaeda, come è accaduto in Bosnia (metà anni '90),
Kosovo (1998-99) e Macedonia (2001).18 Il Comitato del
Partito Repubblicano al Congresso USA in un rapporto del
1997 indica l'aperta collaborazione tra i militari USA
ed operativi di al Qaeda durante la guerra civile in
Bosnia.19 (V.
US Congress, 16 January 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
)
Legami tra
Al Qaeda ed il servizio
informazioni militare del Pakistan
(ISI)
E'
veramente rivelante che praticamente in tutti i fatti di
terrorismo post 11/9 venga detto che l'organizzazione
terrorista ha "legami con al Qaeda di Osama
bin Laden". Questo è in stessa una parte cruciale
dell'informazione. Naturalmente, il fatto che al Qaeda è
una creatura della CIA non è né menzionata nei rapporti
della stampa né ritenuta rilevante.
I
legami di queste organizzazioni terroriste
(particolarmente di quelle in Asia) con l'intelligence
militare del Pakistan (ISI) viene riconosciuto in pochi
case dalle fonti ufficiali e nei dispacci di stampa.
Confermato dal Council on Foreign Relations (CFR),
si dice che alcuni di questi gruppi hanno collegamenti
con l'ISI pakistano senza identificare la natura di tali
collegamenti. Non c'è bisogno di dire che questa
informazione è fondamentale per identificare i mandanti
di questi attacchi terroristici. In altre parole, viene
detto che l'ISI sostiene queste organizzazioni
terroriste mentre allo stesso tempo mantiene stretti
legami con la CIA.
L'attentato di
Bali
(ottobre 2002)
L'attentato di Bali nella località balneare di Kuta è
risultato in quasi 200 morti, soprattutto turisti
australiani. Si è detto che l'attentato è stato
perpetrato dal Jemaah Islamiah, un gruppo
che opera in diversi paesi dell'Asia Sudorientale.
Resoconti stampa e dichiarazioni ufficiali puntano agli
stretti legami tra il Jemaah Islamiah
(JI) e al Qaeda. Il "capo operazioni" del JI è
Riduan Isamuddin, alias Hambali,
un veterano della guerra sovietico-afghana che è
stato addestrato in Afghanistan
e Pakistan. Secondo un
rapporto dell'UPI:
"La guerra [sovietico-afghana]
ha procurato le opportunità per figure chiave di questi
gruppi, che andarono in Afghanistan,
di provare in prima persona la gloria della
jihad. Molti dei radicali
detenuti a Singapore ed in Malesia hanno ricevuto la
loro ispirazione ideologica dalle attività dei mujahideen
in Afghanistan e Pakistan" 20
Ciò che il rapporto non menziona è che l'addestramento
dei mujahideen
in Afghanistan e Pakistan
era un'iniziativa sponsorizzata dalla CIA lanciata nel
1979 sotto il Presidente Jimmy Carter
utilizzando come tramite l'ISI pakistano.
Collegamenti del JI all'intelligence militare
indonesiano
Vi
sono indizi che, oltre ai suoi presunti collegamenti con
al Qaeda, il
Jemaah Islamiah ha pure
collegamenti con l'intelligence militare indonesiano,
che a sua volta ha collegamenti con la CIA e
l'intelligence australiano.
I
collegamenti tra Ji ed il Servizio Informazioni
indonesiano (BIN) sono riconosciuti dall'International
Crisis Group (ICG):
"Questo collegamento [del JI con il BIN] deve essere
indagato più approfonditamente: esso non significa
necessariamente che l'intelligence militare stesse
operando con il JI, ma solleva una questione sulla
misura di quanto sapesse o se avrebbe potuto scoprire di
più sulla JI di quanto abbia riconosciuto".21
(International
Crisis Group,
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845
, 2003)
Comunque
l'ICG non menziona che l'apparato di intelligence
dell'Indonesia è controllato dalla CIA da più di 30
anni.
Dopo l'attentato dell'ottobre 2002 a Bali, un
contraddittorio rapporto proveniente dagli alti gradi
indonesiani indicava il coinvolgimento del capo
dell'intelligence indonesiano generale A. M.
Hendropriyono e della CIA:
"L'agenzia ed il suo direttore, Gen.
A. M. Hendropriyono, sono bene considerati dagli
Stati Uniti e da altri governi. Ma qui vi sono anche
alti ufficiali dell'intelligence che credono che dietro
l'attentato vi sia la CIA".22
In
risposta a queste dichiarazioni, l'amministrazione Bush
ha chiesto che il Presidente
Megawati Sukarnoputri negasse pubblicamente il
coinvolgimento degli USA negli attentati, Non venne
emessa nessuna ritrattazione ufficiale. Non solo il Presidente
Megawati rimase silenziosa in proposito, ma
accusò anche gli USA di essere:
"una
superpotenza che obbliga il resto del mondo ad andare
con essa... Vediamo come l'ambizione di conquistare
altre nazioni abbia portato ad una situazione nella
quale non vi è più pace a meno che il mondo intero non
accondiscenda alla volontà dei soli con la potenza e la
forza".23
Nel
frattempo l'amministrazione Bush aveva usato gli
attentati di Bali per promuovere la sua campagna di
paura:
"Lunedì
il Presidente Bush ha detto che egli ritiene che al
Qaeda sia responsabile del mortale attentato in
Indonesia e che è preoccupato per nuovi attacchi negli
Stati Uniti".24
"La
notizia [riguardante l'attentato di Bali] è arrivata
mentre funzionari dell'intelligence USA avvertivano che
nei prossimi mesi ci si possono aspettare altri
attentati come quello in Indonesia, in Europa, in
estremo oriente o negli USA". 25
L'insabbiamento
I
collegamenti del JI al servizio informazioni indonesiano
non sono mai stati citati nell'indagine ufficiale del
governo indonesiano, guidata dietro le scene
dall'intelligence australiano e dalla CIA.
Inoltre, poco dopo l'attentato, il Primo Ministro
australiano
John Howard "ha ammesso che le
autorità australiane erano state avvertite di possibili
attentati a Bali ma scelsero di non dare allarmi".26
Anche dopo gli attentati il governo australiano ha
scelto di operare con il Kopassus, delle forze speciali
indonesiane, nella cd "guerra al terrorismo".
Australia: "Un'utile
ondata di indignazione"
Evocativo dell'Operazione
Northwoods, l'attentato di Bali è servito per
scatenare "un'utile
ondata di indignazione".27 Ha contribuito a muovere il
pubblico australiano a favore dell'invasione USA
dell'Iraq, mentre ha indebolito il movimento di protesta
contro la guerra. Dopo l'attentato di Bali il governo
australiano si è arruolato "ufficialmente"alla "guerra
al terrorismo" guidata dagli USA. Esso non ha utilizzato
gli attentati di Bali come pretesto solamente per
integrarsi completamente nell'asse militare USA-GB, ha
anche adottato drastiche misure poliziesche dirette
contro i propri cittadini, come la "schedatura etnica":
Il
Primo Ministro John Howard recentemente ha
fatto la straordinaria dichiarazione che è preparato ad
eseguire attacchi militari preventivi nei vicini
paesi asiatici contro terroristi che pianificano di
attaccare l'Australia. Le agenzie di intelligence
australiane sono anche molto preoccupate sulla
probabilità di un attacco di al Qaeda con armi nucleari.28
Gli attentati al
Parlamento indiano (dicembre
2001)
Gli attacchi terroristici al Parlamento indiano del
dicembre 2001, che hanno contribuito a spingere l'India
ed il Pakistan sull'orlo della guerra, sono stati
presumibilmente eseguiti da due gruppi ribelli con base
in Pakistan, il Lashkar-e-Taiba ("Esercito
dei puri") ed il Jaish-e-Muhammad ("Esercito
di Maometto"). I resoconti stampa hanno riconosciuto i
legami di entrambe i gruppi con al Qaeda, senza comunque
menzionare che essi erano direttamente sostenuti
dall'ISI pakistano. Il Council on
Foreign Relations (CFR) a questo riguardo
conferma che:
"attraverso la sua
Interservices Intelligence agency (ISI),
il Pakistan ha fornito
finanziamenti, armi, installazioni per l'addestramento,
ed aiuto per l'attraversamento dei confini al
Lashkar ed al
Jaish…A molti era stato dato addestramento
ideologico nelle stesse madrasas, o seminari musulmani,
the hanno insegnato ai talebani ed ai combattenti
stranieri in Afghanistan. Essi
hanno ricevuto addestramento militare in campi
in Afghanistan o in villaggi
del Kashmir controllato dal
Pakistan. Gruppi estremisti [sostenuti dall'ISI]
recentemente hanno aperto diverse nuove madrasas in
Azad Kashmir."29 (Council on Foreign
Relations at
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html
, Washington 2002)
Ciò che il CFR non cita è la cruciale relazione tra l'ISI
e la CIA ed il fatto che l'ISI continua a sostenere il
Lashkar, il
Jaish ed il Jammu and Kashmir
Hizbul Mujahideen (JKHM) militante,
mentre collabora anche con la CIA. Ironicamente,
confermato dagli scritti di Zbigniew
Brzezinski (che è giusto membro del CFR),
l'addestramento di questi "combattenti stranieri" è
stata un'iniziativa della politica estera USA, lanciata
durante l'amministrazione Carter nel 1979 all'inizio
della guerra sovietico-afghana. Simultaneamente con
l'accordo di pace di Ginevra del 1989 ed il ritiro
sovietico dall'Afghanistan, l'ISI
è stato strumentale nella creazione del
Jammu and Kashmir Hizbul Mujahideen (JKHM)
militante.30 L'opportuno attacco al Parlamento indiano,
seguito dai tumulti etnici nel
Gujarat all'inizio del 2002, fu il punto
culminante di un processo iniziato negli anni '80,
finanziato con il denaro della droga ed assistito
dall'intelligence militare del Pakistan.
Smantellare la
campagna della propaganda,
costruire il
consenso contro la guerra
Siamo al
punto critico della più seria delle crisi della storia
moderna, che richiede un grado di solidarietà senza
precedenti, coraggio ed impegno. La guerra dell'America,
che include l'uso di armi nucleari di "primo colpo",
minaccia il futuro dell'umanità.
Molte
delle giustificazioni per fare questa guerra senza
confini poggiano sulla legittimazione del programma
antiterrorismo dell'amministrazione Bush. Quest'ultimo
fa parte della campagna di propaganda, che a sua volta
viene usata per ottenere il sostegno della popolazione
USA per una incondizionata accettazione dell'agenda di
guerra.
Negli
USA, ed in tutto il mondo, il movimento contro la guerra
ha guadagnato nuovo impeto. Mentre milioni di persone si
sono unite contro la guerra, la campagna di paura e
disinformazione dell'amministrazione Bush, affidata alle
imprese dei media, è servita a sostenere la precaria
legittimazione dell'amministrazione Bush.
A questa
svolta critica, il movimento contro la guerra/pro
democrazia deve necessariamente portarsi ad un livello
più alto, che parli delle principali funzioni della
macchina propagandistica dell'amministrazione. Lo scopo
principale della propaganda è sostenere la
legittimazione dei governanti ed assicurare che i
governanti rimangano al potere.
Minare il "diritto di governare" dell'amministrazione
Bush
In altre
parole, la mobilitazione del sentimento contro la guerra
di per se stesso non rovescerà la marea della guerra.
Ciò di
cui vi è bisogno è disputare sistematicamente la
legittimazione dei principali protagonisti politici e
militari, rivelare il vero volto dell'Impero Americano e
sottolineare la criminalizzazione della politica estera.
Infine, quello che è necessario è mettere in discussione
e finalmente minare il "diritto di governare"
dell'amministrazione Bush.
Rivelare
le bugie dell'amministrazione Bush è la base per
distruggere la legittimazione dei principali
protagonisti politici e militari.
Persino se la maggioranza della popolazione è contro la
guerra, ciò in se stesso non impedisce che vi sia la
guerra. L'obiettivo della campagna di propaganda è di
sostenere le bugie che sostengono la legittimazione dei
principali protagonisti politici e militari, compresi
Bush, Cheney, Rumsfeld, Ashcroft,
Tenet, Armitage, la Rice
e tutti gli altri. Finché il gabinetto Bush viene
considerato un "governo legittimo" agli occhi del popolo
e dell'opinione pubblica mondiale, che abbia o no il
sostegno del pubblico esso porterà a termine il piano di
invasione dell'Iraq.
In altre
parole, questa legittimazione deve essere disputata.
Similmente in Gran Bretagna, dove la maggioranza della
popolazione è contro la guerra USA, devono essere
lanciate azioni che alla fine risultino nella caduta del
gabinetto Blair e nel ritiro della Gran Bretagna dalla
coalizione militare degli USA.
Una
condizione necessaria per portare giù i governanti è
indebolire ed infine smantellare la loro campagna di
propaganda. Come meglio raggiungere questo obiettivo?
Scoprendo completamente le bugie dietro alla "guerra al
terrorismo" e rivelando la complicità
dell'amministrazione Bush nei fatti dell'11/9.
Questo è
un grande inganno, è la più grande menzogna della storia
USA. Il pretesto per la guerra non regge ed i governanti
dovrebbero essere rimossi.
Inoltre,
è importante mostrare che il "Nemico Numero Uno" è
fabbricato. Gli attentati terroristici sono
assolutamente reali, ma chi c'è dietro di loro? Le
operazioni coperte a sostegno delle organizzazioni
terroriste, inclusa la storia dei collegamenti di al
Qaeda con la CIA dalla guerra sovietico-afghana, devono
essere completamente rivelati perché essi sono in
relazione diretta con l'ondata di attentati terroristici
che si sono verificati dall'11 settembre, dei quali si è
detto che sono tutti collegati ad al Qaeda.
Per
rovesciare la marea è necessaria la diffusione delle
informazioni a tutti i livelli, che neutralizza la
campagna di propaganda.
La
verità distrugge e mette in ombra le menzogne.
E la
verità è che l'amministrazione Bush di fatto sostiene il
terrorismo internazionale come pretesto per fare la
guerra all'Iraq.
Una
volta che la verità venga compresa completamente, la
legittimazione dei governanti crollerà come un castello
di carte. Ma possiamo raggiungere questo obiettivo
solamente contrastando efficacemente la campagna di
propaganda ufficiale.
La forza
ed il successo dei grandi raduni contro la guerra negli
USA, nell'Unione Europea ed in tutto il mondo dovrebbero
gettare le fondamenta di una rete permanente composta da
decine di migliaia di comitati locali contro la guerra
nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle parrocchie,
nelle scuole, nelle università ecc. Alla fine è
attraverso questa rete che la legittimazione di coloro
che "governano in nostro nome" sarà disputata.
Per far deragliare i piani di guerra
dell'amministrazione Bush ed incapacitare la sua
macchina della propaganda nei prossimi mesi dobbiamo
raggiungere i nostri concittadini in tutto il paese,
negli USA, in Canada ed in tutto il mondo, i milioni di
persone comuni che sono state ingannate sulle cause e le
conseguenze di questa guerra, per non dire delle
implicazioni della legislazione della
Homeland Security dell'amministrazione
Bush, che sostanzialmente pone le basi per la
costruzione di uno stato di polizia.
Questa iniziativa richiede la diffusione di informazioni
in un'ampia rete di associazioni di base, con lo scopo
di indebolire ed infine invalidare la macchina della
propaganda
dell'amministrazione
Bush.
Quando
le menzogne, incluse quelle riguardanti l'11 settembre,
vengono completamente rivelate e comprese da tutti, la
legittimazione dell'amministrazione Bush sarà distrutta,
il Grande Fratello non avrà gambe sulle quali
sostenersi, nessuna guerra della quale nutrirsi. Mentre
questo non necessariamente risulterà in un fondamentale
e significativo "cambio di regime" negli USA, un nuovo
"consenso antiguerra" sarà emerso, ed alla fine
preparerà il terreno per una più ampia lotta contro il
Nuovo Ordine Mondiale e la ricerca del dominio globale
da parte dell'Impero Americano.
NOTE
1.
Washington
Post, 25 gennaio
2003.
2.
Ibid
3
Chicago
Sun, 31 dicembre
2002.
4
Reuters, 21 febbraio 2003
5.
See Ian Woods, Conspiracy of Silence, McKinney
Vindicated, Global Outlook, No. 2, 2002.
6.
Coleen Rowley, Memo To FBI Director Robert Mueller,
citato in Global Outlook, No.
3, 2003, p. 28.
7.
The Boston Globe,
5 giugno 2002.
8.
Insight on the News, 3 febbraio
2003.
9.
UPI, 19 dicembre 2002.
10.
New York Times, 6 gennaio
2003.
11.
Toronto
Star, 5 gennaio
2003.
12.
The Scotsman, 8 gennaio
2003.
13.
UPI, 10 dicembre 2002.
14.
AFP, 3 gennaio 2003.
15.
V. Richard Sanders, War
Pretext Incidents, How to Start a War, Global Outlook,
pubblicato in due parti,
Issues 2 and 3, 2002-2003.
16.Operazione
Northwoods, documento
top secret declassificato
inviato dal Capo di S.M. riuniti al Segretario
della Difesa
Robert McNamara il 13
marzo 1962,
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html
.
17.
William Arkin, The Secret War, The
Los Angeles Times,
27 ottobre 2002.
18.
V. Michel Chossudovsky, War
and Globalisation, The Truth behind September 11,
Global Outlook, 2003, Chapter 3,
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html
19.
V. Clinton-Approved Iranian
Arms Transfers Help Turn Bosnia into Militant Islamic
Base, Congressional Press Release, US Congress, 16
gennaio 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
20.
UPI, 6 gennaio 2002.
21.
International Crisis Group, Indonesia Backgrounder:
How The Jemaah Islamiyah Terrorist Network Operates,
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845
, 2003
22,
Raymond Bonner e Jane Perlez,
More Attacks on Westerners Are Expected in Indonesia,
New York Times, 25 novembre
2002
23.
Citato in Raymond Bonner
e Jane Perlez, op cit.
24.
USA
Today, 15 ottobre
2002.
25.
Business AM, 15 ottobre 2002.
26.
Christchurch Press, 22 novembre
2002), (Simili avvertimenti vennero fatti dalla
CIA)
27.
Operazione
Northwoods, op cit.
28.
Insight on the News, 3 febbraio
2003.
29.
Council on Foreign Relations:
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html
,
Washington 2002.
30.
See K. Subrahmanyam, Pakistan is Pursuing Asian Goals,
India Abroad, 3 novembre
1995.
ALLEGATO
Le prove che successive
amministrazioni USA hanno sostenuto al Qaeda vengono
riassunte qui sotto (i riferimenti contengono una
selezionata bibliografia):
. Le "Brigate
Islamiche" sono una creazione della politica estera USA.
Nell'era post Guerra Fredda la CIA continua a sostenere
ed utilizzare al Qaeda di
Osama bin Laden nelle sue
operazioni coperte. Nel gergo standard della CIA, al
Qaeda è classificata come una "attività di
intelligence".
. Il Congresso
USA ha documentato in dettaglio i collegamenti tra al
Qaeda e le agenzie del governo USA durante la guerra
civile in Bosnia-Herzegovina,
ed anche in Kosovo e Macedonia.
. Le prove
confermano che al Qaeda è sostenuta dall'intelligence
militare del Pakistan, l'Inter-services
Intelligence (ISI). E' ampiamente documentato che
si suppone che l'ISI abbia giocato un ruolo di copertura
nel finanziare gli attentati dell'11/9. L'ISI ha una
stretta relazione operativa con la CIA.
. L'ISI pakistano
ha ugualmente sostenuto varie organizzazioni terroriste
islamiche, mentre collaborava anche con la CIA.
. Questi vari
gruppi terroristi sostenuti dall'ISI pakistano operano
con un certo grado di autonomia in relazione ai loro
sponsor segreti, ma alla fine agiscono in maniera da
servire gli interessi USA.
. La CIA tiene
traccia delle sue "attività
di intelligence". Ampiamente documentato, i nascondigli
di
Osama bin Laden sono noti. Al
Qaeda è infiltrata dalla CIA. In altre parole, non vi
sono stati "fallimenti dell'intelligence"! I terroristi
dell'11/9 non hanno agito di propria volontà. I
dirottatori suicidi erano gli strumenti di un'operazione
di intelligence accuratamente pianificata.
Per ulteriori dettagli
consultare: Centre for
Research on Globalization, 9/11 Reader, che
costituisce un'estesa bibliografia a
http://globalresearch.ca//by-topic/sept11/
V. pure
Michel Chossudovsky, War and Globalisation, The Truth
behind September 11, Global Outlook, 2002
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html
,
Centre for Research on Globalization, Foreknowledge of
9/11 Una raccolta di articoli e documenti
del CRG a supporto dell'indagine sull'11/9,
http://globalresearch.ca/articles/CRG204A.html
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Michel Chossudovsky
è l'autore di
War and Globalisation, the Truth
behind September 11 .
E' docente di Economia all'Università di
Ottawa e Direttore del
Centre for Research on Globalisation che ospita
il pubblicamente acclamato sito:
www.globalresearch.ca
.
Copyright Michel Chossudovsky, CRG 2002. All rights
reserved.
Reprinted for fair use only
Fonte:
http://freebooter.da.ru
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