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Anfetamnine  e derivati

A cura di Claudio Cappuccino da: http://www.fuoriluogo.it/schede/amfe.htm    

AMFETAMINE E LORO DERIVATI ALLUCINOGENI (ECSTASY, MDA, STP,ECC.)

Che cosa sono
Sono sostanze di sintesi strutturalmente correlate alla feniletilammina, un composto normalmente presente nei tessuti viventi animali e vegetali. L'amfetamina è chimicamente beta-fenilisopropilammina. Le forme più attive sul sistema nervoso centrale (SNC) sono la destro-amfetamina e la metamfetamina (desossiefedrina). Fino ai primi anni '70 in molti paesi, compresa l'Italia, queste sostanze erano liberamente vendute in farmacia (Simpamina, Simpamina D, Methedrine, Pervitin) ed erano molto usate soprattutto da chi doveva affrontare una notte di lavoro o di studio. Esistono inoltre molti derivati della feniletilammina dotati di spiccate caratteristiche psichedelico-allucinogene. I più noti sono: 2,5-dimetossi-4-metilamfetamina o DOM o STP; 3,4-metilenediossiamfetamina o MDA; 5-metossi-3,4-metilenediossiamfetamina o MMDA; 3,4-metilenediossi-N-metilamfetamina o MDMA o ecstasy. Le infinite varianti di queste molecole e i loro effetti sono descritti in modo affascinante da Alexander e Ann Shulgin nel libro "Pihkal" (1991).

Produzione illegale 1996 (stime ONU)
Non esistono stime attendibili. E' sicuramente in fortissimo aumento.
 

Che effetti fanno
L'amfetamina e la metamfetamina sono stimolanti del SNC simili alla cocaina, ma hanno effetti molto più prolungati. Sempre come la cocaina, hanno effetti marcati sul ritmo cardiaco e sulla pressione arteriosa, e devono essere evitate da chi soffre di problemi cardiovascolari. Sopprimono l'appetito ed erano un tempo molto usate nelle cure dimagranti. In generale, quello che si è detto sugli effetti stimolanti della cocaina vale anche per le amfetamine "classiche". Le amfetamine allucinogene sono state relativamente poco studiate da un punto di vista farmacologico, dato che l'uso nell'uomo è stato solo sperimentale. A piccole dosi hanno moderati effetti stimolanti accompagnati da un'euforia più dolce di quella delle amfetamine classiche. A dosi elevate, oltre a più marcati effetti stimolanti, hanno notevoli effetti psichedelici e allucinogeni, solo in parte simili a quelli degli allucinogeni puri come l'LSD. In particolare, alcune di esse (tra cui MDA e MDMA) vengono anche definite "empatogene" perché stimolano e facilitano il contatto interpersonale (spirituale e fisico), allentano le inibizioni (ma non in modo disordinato e incontrollato come l'alcool), e accentuano il desiderio di affettuosità e relazioni intime, anche ma non necessariamente sessuali. Questi effetti hanno spesso sfumature specifiche e caratteristiche, formando un mix leggermente diverso per ciascuna molecola e per ciascuna dose. Assai più che con le altre sostanze, è rilevante il ruolo del set (personalità e aspettative del consumatore) e del setting (situazione e ambiente in cui si consumano).

Modo d'uso, dosi durata degli effetti
Salvo eccezioni per specifiche molecole (metilfenidato nella sindrome da iperattività dei bambini, dietilpropione o mefentermina come anoressici) o per casi particolari (narcolessia, potenziamento dell'azione analgesica degli oppioidi), oggi le amfetamine non sono praticamente più usate in medicina e in molti paesi, tra cui l'Italia, non sono più disponibili in farmacia. Alcune delle amfetamine "empatogene" sono state usate in psichiatria. Data la semplicità della sintesi, le amfetamine sono ampiamente disponibili sul mercato illegale.Normalmente si usano per via orale, ma la metamfetamina viene anche iniettata o fumata ("ice", "shabu"). La dose farmacologicamente attiva di amfetamina o metamfetamina è 5-10 mg. Nell'uso come "droga", una dose media è dell'ordine dei 20-50 mg o anche più. Le amfetamine allucinogene o empatogene si prendono per bocca, e sono attive a dosi molto diverse a seconda della sostanza (p.es., secondo Shulgin, 3-10 mg per la DOM, 80-150 mg per l'MDA e l'MDMA, 150-250 mg per l'MMDA). Gli effetti di tutte le amfetamine, stimolanti e allucinogene, durano in genere diverse ore: dalle 4-6 ore della metamfetamina o dell'MDMA, alle 8-12 ore dell'MDA, alle 14-20 ore della DOM.

Problemi
Per le amfetamine classiche, puramente stimolanti, vale quanto detto per la cocaina. L'uso ad alte dosi, specie se continuato, è potenzialmente pericoloso per il sistema cardiocircolatorio. L'uso in "binges" (3-4 giorni di uso continuo) è in genere seguito da un periodo di "crollo" psicofisico proporzionale al periodo di veglia forzata. L'uso cronico di amfetamine può determinare disturbi nelle relazioni personali e sociali, problemi psichiatrici anche gravi e comportamenti aggressivi, simili a quelli provocati dalla cocaina ma anche più importanti e soprattutto più prolungati nel tempo. I consumatori cronici di amfetamine ad alte dosi per iniezione spesso mostrano un vero e proprio decadimento fisico, dovuto almeno in parte alla tipica denutrizione. Le amfetamine, anche se non sono state studiate in modo completo, sembrano in generale sostanze potenzialmente tossiche per il SNC nell'uso cronico, soprattutto a causa della deplezione di neurotrasmettitori (dopamina e serotonina). Negli animali da laboratorio, e probabilmente anche nell'uomo, l'ecstasy (MDMA) non solo provoca una deplezione acuta di serotonina in certe aree del cervello, ma sembra poter provocare la distruzione di terminali nervosi (fenomeno probabilmente reversibile) o addirittura la morte di neuroni serotoninergici (fenomeno irreversibile), con possibili danni più o meno permanenti. Per la DOM sono stati descritti casi di morte da overdose. Le amfetamine allucinogene possono ovviamente provocare problemi legati all'alterazione delle sensazioni e percezioni. Sotto l'effetto di queste sostanze non si devono svolgere attività che richiedono attenzione, vigilanza, raziocinio, coordinamento neuromuscolare e prontezza di riflessi. Guidare l'auto (anche per l'ingannevole sensazione di sicurezza) può essere molto pericoloso.
 

Overdose
Come con la cocaina, l'overdose si manifesta con sintomi psichiatrici, neurologici e/o cardiovascolari. Non esiste terapia specifica, ma solo di supporto. Per le reazioni d'ansia nell'uso di amfetamine allucinogene è essenziale soprattutto calmare e rassicurare il paziente e metterlo in una situazione appartata e tranquilla.

                

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