sito deberlusconizzato

Calcio e diritti tv

Lo scandalo calcio è sotto gli occhi di tutti. Tv e giornali sono riempiti dall’argomento che tocca sia i tifosi come ovvio, sia i non tifosi che guardano al calcio solo come fenomeno di massa.
Sui giornali leggiamo le intercettazioni, si discute dei vari personaggi, delle combine, ci si indigna, si propongono soluzioni. Mi pare però che la discussione stia rimanendo ad un livello inferiore rispetto ad altri interessi in gioco, che solo ora sembrano incominciare a venir fuori.
L'associazione a delinquere messa in piedi da Moggi e compagnucci è stata definita,con chiaro riferimento alla mafia, una cupola, perché controllava tutto, protetta dall'omertà di tutti, che ne avevano paura quando non erano conniventi: gli arbitri, i designatori, i giornalisti, le moviole, i vertici della Figc, ora saltano fuori uomini del Coni, magistrati dell’ufficio indagini. Insomma un controllo capillare che giustamente fa parlare di mafia, per l’omertà dei più e per il potere di castigare chi veniva meno alle regole non scritte di fedeltà al gruppo che comandava.
Io mi chiedo se è possibile che questo sistema di controllo cosi capillare, cosi pervasivo, sia stato messo in piedi solo per vincere qualche scudetto in più?
Perché gli arbitri si assoggettavano al controllo, spesso all’umiliazione della loro dignità, come si sente dalle intercettazioni? Solo per fare carriera in un settore che in fondo non è che dia poi tutta questa gloria? Possibile che un arbitro si faccia trattare come un tappetino da un cretino come Moggi solo per arrivare ad arbitrare una partita di coppa? Francamente non mi convince.
Dalle intercettazioni vengono fuori un paio di cose che mi hanno colpito, ma che, tranne da qualcuno, non sono state prese  in considerazione.
Moggi ed i suoi complici si muovono in maniera decisa per l’elezione di Galliani alla presidenza della Lega, spingendosi al punto di preparare dossier su Della Valle che osteggia quella candidatura. Degli ultras della Fiorentina, in cambio di soldi, sono disposti a fornire un dossier su irregolarità commesse da Della Valle in certe costruzioni a Firenze. Perché Galliani viene sostenuto in questo modo? Si arriva al ricatto, ai dossier sempre e solo per qualche rigore o uno scudetto?
Quali sono gli interessi tra Galliani, quindi Berlusconi, e la cupola? Chi siedeva al vertice? Moggi? C'è qualche legame tra il dossier citato e le minacce di Berlusconi a Della Valle al congresso della Confindustria di Vicenza, quando il kaimano dice a Mister Todd's di preoccuparsi degli "scheletri nell'armadio" ?
Sempre parlando di Della Valle, Moggi dice: “Questi c’hanno i sordi veri!”
In che modo pensavano che loro potessero avere parte di quei soldi? Se li hanno avuti dove sono finiti?
E vengo al punto. Il calcio muove centinaia di milioni di € per i soli diritti TV, ma questa questione rimane sullo sfondo. Cosi come rimane sullo sfondo l’altra questione della presenza, più o meno celata, di Geronzi nel mondo del calcio. Con Carraro che presiede Mediocredito, la banca di affari di Capitalia, oltre a presiedere la Figc. Capitalia ha finanziato il calcio, molte società erano o sono ancora fortemente indebitate con Capitalia:la Cirio e la Lazio di Cragnotti, Tanzi con il Parma e la parmalat, la Lazio di Lotito, la Roma di Sensi.La Lazio è stata aiutata a non fallire, perché se fosse saltata Geronzi ci avrebbe rimesso una barca di soldi. Allora la Lazio è andata in borsa e il debito di Cagnotti è stato scaricato sugli azionisti. A guidare l'operazione salvataggio Lazio arriva Lotito, chi è costui?
Io penso che questo sistema sia servito soprattutto per intascare al meglio i profitti dei diritti TV. E per fare operazioni finanziarie spericolate, quando non illecite, contando che il calcio fosse un mondo a parte, una vacca da mungere comodamente. Infatti i bilanci delle società, come disse Uckmar, non sarebbero mai accettati nel mondo "reale" : fideussioni improbabili, plusvalenze, artifici contabili, quando non veri trucchi.

Galliani era li a sorvegliare gli affari per conto del suo padrone. La telefonata di Pisanu a Moggi per salvare la Torres dimostra che la politica sapeva benissimo come stessero le cose.
Altrimenti perchè telefona a Moggi per avere quel tipo di favore? Chi l'aveva instradato?
E se guardiamo i numeri, degli ultimi 15 scudetti 7 sono andati alla Juve, 6 al Milan, 1 alla Lazio e 1 alla Roma. Roma e Lazio erano entrambe indebitate fortemente con Geronzi.
La Lazio è stata aiutata a non fallire, perché se fosse saltata Geronzi ci avrebbe rimesso una barca di soldi. Allora la Lazio è andata in borsa e il debito di Cagnotti è stato scaricato sugli azionisti. A guidare l'operazione salvataggio Lazio arriva Lotito, chi è costui?
Ed è un caso che Della valle e Moratti, che avevano sempre mostrato avversione al palazzo del calcio, si siano piegati? Se volevano trattare per i diritti dovevano passare per Galliani che era sostenuto da Moggi.
Non vi torna? Vi ricordo che i diritti TV non sono stati acquistati da Sky direttamente che avrebbe potuto pagarli una cifra inferiore, ma sono stati acquistati da Mediaset che poi scorporandone una parte, li ha rivenduti a prezzi maggiorati a Sky.
Perché Sky ha accettato una cosa che andava contro i suoi interessi, cioè pagare più di quanto avrebbe fatto se trattava direttamente ?
Perché il presidente del consiglio dell’Italia era Berlusconi che aveva interessi diretti nel settore e voleva che si facesse cosi. O pensate abbia deciso tutto Galliani insieme a Moggi? Sky avrebbe potuto risparmiare dei milioni, ma solo scontrandosi con gli interessi di Berlusconi, cioè del presidente del consiglio. Voi che facevate?
Gira e rigira torniamo al problema che sta schiacciando l'Italia da 12 anni e che ha permeato tutta la vita pubblica dell'ultimo decennio: il conflitto di interessi.
Spero vivamente che la discussione e le indagini si spostino su questo livello più alto, perchè è qui che bisogna fare pulizia, non in basso.
Pensare che il problema sia un rigore dato o negato è da stupidi.



E' proprio vero : "a pensare male si fa peccato, ma spesso la si imbrocca".
Ho scritto l'articolo questa mattina, perchè sto seguendo lo scandalo calcio, come tutti, ed avevo fatto delle riflessioni dietrologiche, del resto manco tanto e non astruse, per chi vuol vedere.
Oggi apro la pagina di Repubblica e trovo conferma alle mie riflessioni in un articolo che vi riporto sotto. E' chiaro a questo punto che il sistema, la cupola non serviva per qualche rigore in più. Quello era per gli allocchi. E con Beha mi chiedo, tutti i soldi , centinaia di milioni, che son girati, scomparsi, nelle tasche di chi sono finiti? Che cosa hanno finanziato?
 

 

pummarulella 18/5/06

 

Così Moggi ha condizionato il mercato della Roma da Repubblica online

http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/calcio/moggi-verbali/moggi-espresso/moggi-espresso.html

"Ci sono anche le mani di Moggi e del numero uno di Capitalia, Cesare Geronzi, dietro la rivoluzione del 2004-05 ai vertici della Roma". E' quanto sostiene L'Espresso in un articolo pubblicato sul numero in edicola da domani.

"I 154,33 milioni di debiti nei confronti di Capitalia sarebbero stati utilizzati dal clan Moggi -si spiega sul settimanale- come leva per estromettere di fatto Franco Sensi dalla guida della società, imporre come allenatore Gigi Del Neri (assistito dalla Gea di Alessandro Moggi e Chiara Geronzi) e spingere il centrocampista brasiliano Emerson alla Juventus.

Un gran colpo di calciomercato riuscito facendo capire a Sensi, presidente di una società oberata dai debiti, che la Roma avrebbe avuto problemi con Sky (contratto per i diritti tv da 150 milioni di euro) e che soprattutto Capitalia avrebbe chiuso i cordoni della borsa. Metodi ai quali, secondo quanto risulta a "L'espresso", si aggiunge anche il ruolo di Emerson. Ma non è tutto perchè "il piano, ricostruito dai carabinieri, prevedeva anche la sostituzione del direttore sportivo Franco Baldini con Moggi junior".

In quei mesi Baldini, l'uomo che aveva portato nella Capitale Batistuta, Cassano, Samuel e lo stesso Emerson, se ne accorge e, il 20 marzo del 2005, pochi giorni prima delle sue dimissioni, dice:"Le squadre più forti hanno messo in atto in questi anni una politica talmente scientifica, usando tutto quello che avevano a disposizione, per restare il più a lungo possibile le più forti". Un quotidiano di oggi pubblica anche stralci di imbarazzanti conversazioni fra l'attuale dirigente della Roma Pradè e l'amministratore delegato della Gea, Zavaglia.
Quattro giorni dopo la Roma accetta le dimissioni di Baldini. I carabinieri lasciano passare tre settimane, poi, come "L'Espresso" è in grado di rivelare, lo interrogano. Baldini, si legge nel loro rapporto, spiega come dopo una guerra durata anni, si sia arrivati all'alleanza giallorossi-bianconeri. "Baldini", scrivono, "riferisce come vi sia stata una inversione di tendenza, quando il presidente Sensi nell'autunno scorso è stato indotto ad accettare, per esigenze economiche, le logiche di potere rispondenti agli interessi del gruppo dominante il sistema calcistico".
Baldini dice, tra l'altro, che "è stato sottoscritto dalla famiglia Sensi un accordo per la ristrutturazione dei debiti pregressi con Capitalia e la diretta assunzione in Italpetroli (la società dei Sensi ndr), con l'incarico di direttore generale di Bassi, indicato dallo stesso istituto di credito. Da qui discendono una serie di eventi (...) dapprima nel subentro di Rosella Sensi nella gestione anche formale della società in luogo del padre (essenzialmente per motivi di salute); subito dopo si determina, chiaramente con finalità agevolatrici in termini di mercato, sia esso strettamente riferito ai calciatori che soprattutto agli accordi sui diritti televisivi, a un disgelo nei rapporti con la società dominante il sistema del calcio, ovvero la Juventus, sanciti dalla vendita del calciatore Emerson nonchè dal passaggio dell'allenatore Capello alla medesima società".
Ma è dalle intercettazioni che emerge come la denuncia di Baldini non sia campata per aria. Il 23 ottobre 2004 il presidente della Lazio Claudio Lotito dice a Moggi senior:"Hai messo sotto botta Sensi è? Me viè da ride, hai fatto bene ma vaffanculo...". Luciano risponde:"No, ma questo poverino adesso è out completo guarda, ma coi soldi, con tutto".
Lotito:"Macchè so tutto so tutto". Moggi:"(...) Comunque ne parliamo a voce di queste cose qua".
Il giorno dopo Chiara Geronzi e Alessandro Moggi discutono della questione Roma e parlano di un incontro da organizzare tra i rispettivi genitori. Il 3 novembre Luciano invita il figlio Alessandro "ad avvicinare il banchiere Geronzi per entrare a far parte della Roma (come direttore generale al posto di Baldini, ndr)". E gli dice:"(devi fare pressioni) su Geronzi. Che ora è il momento": Alessandro è perplesso. Ritiene che sulla "Roma non è che lui comanda come comandava sulla Lazio". Ma Luciano insiste:"Procura di prendere un appuntamento con Geronzi per lunedì". Cosa che puntualmente avviene. I carabinieri chiosano la telefonata parlando di uno "speciale rapporto tra Luciano Moggi e il banchiere Geronzi". Tre mesi dopo Baldini se ne va. E sulla cupola del calcio si allunga l'ombra dell'alta finanza.

(18 maggio 2006)

 

                

home|contatti|curiosità |cerca nel sito| chi siamo | archivio

Il sito non è protetto da copyright (is copyleft), tutto il materiale è disponibile per chiunque ne avesse interesse, si prega solo di citarne la fonte. G.G

 

 

dal 31/8/06: