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Grazie Presidente

Sono stato sempre molto critico con D'Alema, perché dal “complotto” con Marini per far cadere il primo governo Prodi, gli errori politici sono stati molti e gravissimi.

La bicamerale. L'aver creduto che Berlusconi fosse un normale interlocutore politico, lasciandosi fregare poi in pieno. Il non avere creduto nell'Ulivo. L'essere andato al governo senza legittimazione popolare. La spocchia prima della sconfitta alle elezioni amministrative che lo costrinsero alle dimissioni. Tutte cose che avrebbero richiesto un passo indietro. E ce ne sarebbero anche altre.

Cosi quando ho visto che a contendersi le poltrone istituzionali più ambite erano esattamente le tre persone (Marini, D'Alema e Bertinotti) che furono artefici della caduta del governo Prodi, ho tremato. L'interruzione volontaria dell'esperienza Prodi, operata dai partiti che avrebbero dovuto sostenerlo, fu il trampolino su cui la destra costruì la successiva vittoria elettorale. Vittoria che ci ha regalato il peggior governo e i la peggiore legislatura della storia d'Italia.

Insomma quando ho visto i tre personaggi mi son morso le labbra ed ho presagito guai. Pensavo : “ Si scannano ed il governo avrà difficoltà perfino a nascere”.

Ritornando alla questione presidenza della Camera, io credo che il posto fosse assegnato a Bertinotti da tempo, che Prodi lo avesse deciso e concordato con il segretario di RC. I DS avevano abbozzato rimandando la partita al dopo-elezioni. Probabilmente credevano che Prodi alla fine avrebbe ceduto al maggiore partito, anche perché contavano su un risultato elettorale molto migliore che avrebbe giocato a loro favore.
Se la mia ricostruzione è vera, il solo avanzare la candidatura di D'Alema era sbagliato, sapendo che sarebbero nati attriti.

Intendiamoci, la richiesta del primo partito della coalizione di una delle poltrone più prestigiose è legittima e naturale. Però l'accordo andava fatto per tempo. Si sapeva che quel posto era assegnato a Bertinotti.

Sbagliato sollevare frizioni alla partenza, con un braccio di ferro per una poltrona poi...il senso di sgomento nell'elettorato stava aumentando insieme alla paura di un '98 anticipato anche.

In questo quadro è da apprezzare tantissimo il gesto del Presidente D'Alema, perché tronca sul nascere il conflitto potenzialmente devastante che ne sarebbe scaturito.
Ha fatto un gesto nobile oppure l'ha fatto perché sapeva che Prodi voleva quel posto per Bertinotti e la sua immagine ne sarebbe uscita distrutta da

un 'eventuale bocciatura?

E' probabile che il secondo motivo abbia giocato anch'esso un ruolo importante, ma i Ds, e lui in particolare, avevano la forza per spingere a fondo, impuntandosi per quella poltrona con buone possibilità di ottenerla alla fine.
Ma la coalizione avrebbe pagato un prezzo devastante. Se D'Alema avesse portato fino in fondo la sua richiesta, è probabile che il governo non sarebbe nato, o comunque sarebbe nato morto.
Quindi il gesto di D'Alema rimane comunque un gesto politico di alto valore e che assume un rilievo umano notevole, visto che l'Uomo non è certo uno mansueto.

Perciò gli va un applauso serio e convinto.

Questo gesto assume anche una valenza rilevante.

Dimostra all'esterno che la maggioranza è coesa, che il bene della coalizione è comunque anteposto, una volta tanto, all'interesse dei singoli partiti. La destra che già incominciava a ridere presagendo il gusto della rivincita immediata di fronte ad una maggioranza dilaniata, avrà avuto un segnale preoccupante sicuramente dal suo punto di vista.

La maggioranza è unita, è forte e nascerà un governo serio che l'Europa apprezzerà.

E se questo governo tiene la barra diritta almeno fino a giugno, fino a dopo il referendum costituzionale, è probabile che si semini un gran scompiglio nel campo della destra.

Il referendum lo perderanno, ne sono sicuro. Anche se la coalizione di destra andrà compatta all'appuntamento, nelle loro fila, parte dell'elettorato di An, e dell'UDC voteranno comunque contro. Non essendoci quorum,  l'abitudine maggiore della sinistra di rispettare le scadenze elettorali rende la vittoria più che probabile.

A quel punto, mantenere la lega per la destra  sarà difficilissimo e il polo  andrà incontro ad un mare di problemi.
Per questo mi sento di rivolgere un grazie a D'Alema a nome mio e, credo, di tutto l'elettorato di centrosinistra.

giuseppe galluccio 22/4/06

                

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