Ci sono in giro un sacco di libri sulla droga, sulle
droghe, sui traffici, le statistiche, i punti di vista medici, le terapie, le
comunità e via discorrendo. Quello che trovo manchi è un libro dal di dentro che
costituisca una sorta di manuale di sopravvivenza, della serie: “Come drogarsi
e salvarsi la vita”! Si pensa sempre a chi dalla droga se ne esce, perché dalla
droga SI DEVE uscire. Già, ma quelli che non lo fanno? Comunque la maggior
parte dei tossici non lo fa subito, anzi le statistiche dicono che le remissioni
spontanee, come gli interventi terapeutici efficaci, si hanno sui lungo-assuntori, cioè
su coloro che hanno alle spalle una storia di droga abbastanza lunga. Raramente
si vedono soggetti che smettono dopo pochi mesi o anche dopo pochi anni. A
costoro chi ci pensa? Sono allo sbaraglio, non solo per mancanza interventi e di politiche
diretti a loro, ma anche per mancanza di conoscenze specifiche.
C'è forse qualcuno che è in grado di dire ad un ragazzo
che, se proprio vuole farsi, sarebbe meglio evitare certi comportamenti, magari
di cumulare varie droghe, qualche consiglio per superare le eventuali crisi di
astinenza, senza criminalizzarlo, senza porre in atto il ricatto del " solo se
smetti", insomma nell'ottica della riduzione del danno. Per evitare che
arrivi ad un punto in cui non valga più la pena di tentare di liberarsi della
scimmia!
Le pagine che seguono intendono appunto colmare questa
lacuna. Sperando di essere utile a qualcuno. Lungi da me di voler insegnare,
istigare, indurre all’uso. Penso che la premessa sia abbastanza chiara, almeno
per chi legge queste pagine in buona fede, con l’obiettivo di capire.
Partiremo dall’eroina, la droga per eccellenza, quella con
la D, la più “cattiva”. Tratteremo poi anche le altre, ma indubbiamente
l’eroina, gli oppiacei in generale, meritano una trattazione più articolata, non
fosse altro che per i risvolti e il largo numero di assuntori. Vero che oggi si fa largo
uso anche di altre droghe( alcol e cocaina in testa) e lo stereotipo del tossico è cambiato, spesso
sostituito da un poliassuntore, ma tale sostanza ha ancora un posto di rilievo,
nell’immaginario collettivo.
Fateci caso una madre che avrà paura che il figlio si
droghi, penserà all’eroina, chiunque pensa ad un drogato pensa al tossico (scalcagnato, sporco, ladro, cattivo, bugiardo...), quasi
sempre quando si dice droga si intende eroina. Non l’alcol, non la cocaina, non
l’LSD ( di gran lunga la più potente, quella capace di modificare completamente
le tue percezioni). No la Droga è l’eroina.
C'è anche una serie di problemi pratici che inducono a
trattare con rilievo tale sostanza: la dipendenza che induce, il modo di somministrazione, l'iniezione endovenosa,
che crea notevoli problemi sanitari, le overdosi, le comunità che sono divenute
centri di potere. Si tenga presente
che il discorso generale sulle droghe, data la situazione di proibizionismo e
l'ultima uscita di Fini che le mette tutte sullo stesso piano, vale un po' per
tutte. Chiaramente gli effetti, le conseguenze, il modo di gestire o di
consumare le singole sostanze sarà trattato in maniera specifica.
Ampio capitolo sarà riservato alla marijuana, soprattutto
per il dibattito intorno all'uso terapeutico.
Nella parte tecnica sarò aiutato dal carissimo amico
Perladivetro, che spesso parlerà in prima persona avvalendosi di esperienze
personali.
Ogni singola scheda sarà curata con un' introduzione fatta
da me sulla storia, le caratteristiche della singola sostanza. Perladivetro si
occuperà della parte descrittiva e del racconto delle esperienze, che meglio
aiutano a comprendere, anche se non hanno la pretesa di essere valide in toto e
per tutti.
pummarulella settembre 99
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