A cura di
Claudio Cappuccino
da
http://www.fuoriluogo.it/schede/lsd.htm
Che cosa sono
Sono sostanze, per lo più di origine vegetale,
ancora oggi usate in cerimonie
medico-magico-religiose presso le culture
tradizionali soprattutto dell'America Latina.
Attualmente, a fianco di quelle naturali, si
usano anche sostanze allucinogene semisintetiche
(LSD) o sintetiche. Chimicamente gli
allucinogeni conosciuti fanno capo alla
feniletilammina (mescalina); alla
triptamina e ai suoi derivati (dimetiltriptamina
o DMT, psilocibina, psilocina),
compresi quelli ciclici come l'acido lisergico
(LSD) e le beta-carboline (armina,
armalina) e l'ibogaina; al tropano (scopolamina);
o all'isoxazolo (muscimolo). Sono tutte
sostanze caratterizzate da marcati effetti sulle
percezioni, sensazioni, emozioni e processi
mentali in genere. In questo spazio possiamo
solo accennare alle sostanze più usate. La
mescalina è contenuta in varie specie di
cactus dei generi Lophophora (L.
williamsii o peyote), Trichocereus
(T. pachanoi o San Pedro), ecc. Il
peyote è sacro per gli indios Huicholes
del Messico e per molte tribù indigene del Nord
America, che hanno perfino ottenuto dal governo
degli Stati Uniti il diritto - come costituenti
della "Native American Church" - a utilizzarlo
nelle loro cerimonie religiose in deroga alle
leggi "antidroga". Il San Pedro è
utilizzato dai curanderos dell'Amazzonia
peruviana. La psilocibina e la
psilocina sono contenute in molti funghi dei
generi Psilocybe, Copelandia,
Panaeolus, ecc. presenti in quasi tutto il
mondo (la P. semilanceata è diffusa anche
in Italia). I "funghi magici" sono utilizzati da
secoli da diverse tribù indigene nordamericane e
l'uso cerimoniale risale almeno al tempo degli
Aztechi e dei Maya, come è documentato da molti
reperti archeologici (ceramiche, pietre-fungo,
dipinti). Sono stati descritti già nelle prime
cronache messicane (Codex Florentinus) e
la loro importanza culturale è riflessa nel nome
azteco dei funghi (teonanàcatl , carne
degli dei). Tuttavia, in mancanza di riscontri,
la scienza ufficiale ne ha per secoli
disconosciuto l'esistenza. Si è dovuto aspettare
il viaggio del banchiere-micologo R.G. Wasson a
Huautla de Jiménez (Oaxaca), nel 1953, e il suo
fortunato incontro con la sabía mazateca
Maria Sabina, per avere la certezza della loro
esistenza e una descrizione dettagliata del loro
uso e dei loro effetti. La dietilamide
dell'acido lisergico (LSD) fu invece
scoperta nel 1938 da A. Hofmann, chimico della
società farmaceutica Sandoz, nell'ambito di una
ricerca sui derivati dell'acido lisergico, il
nucleo dei principi attivi della Claviceps
purpurea ("segale cornuta", fungo parassita
della segale). Le sue proprietà allucinogene, e
la sua straordinaria potenza (l'LSD è attivo a
dosi di milionesimi di grammo) furono scoperte
per caso solo 5 anni dopo, a seguito
dell'involontaria ingestione di una minuta
quantità - un evento passato alla storia delle
sostanze psicoattive! - da parte dello stesso
Hofmann.
Produzione illegale 1996
(stime
ONU)
I cactus, i funghi e le altre piante
allucinogene vengono raccolti in natura o
coltivati. L'LSD viene prodotto illegalmente in
molti paesi. Le quantità non sono valutabili, ma
negli ultimi anni segnano un costante aumento.
Che effetti fanno
Gli effetti degli allucinogeni (spesso
chiamati "psichedelici", cioè "che rivelano la
psiche") vanno dall'aumentata intensità
soggettiva delle percezioni e sensazioni (forme,
colori, suoni, sensazioni tattili) fino a vere e
proprie distorsioni illusorie non solo della
forma e del colore degli oggetti, ma anche dello
spazio e del tempo. Nessun tipo di "droga" ha
effetti così imprevedibili, e così profondamente
dipendenti da stato mentale, struttura della
personalità, atteggiamento e aspettative del
soggetto. Fra gli effetti vissuti come
"positivi", tipica è la rilevazione (o magari
"rivelazione") di aspetti di "novità" -
soggettivamente carichi di significato - anche
in oggetti comuni e usuali (p.es. la complessità
insolita e misteriosa di un fiore, la trama
microscopicamente nitida di un tessuto, la
sensazione di "mai visto" nei colori). Chiudendo
gli occhi, sono frequenti visioni
caleidoscopiche di colori in movimento, spesso
in arabeschi o disegni geometrici, rese più
belle e piacevoli dalla musica. Sono possibili
sinestesie (sensazione di vedere un suono, di
sentire il profumo di un colore), la
dissoluzione delle immagini in pure forme di
luce e colore, o una certa sensazione di
dissociazione della mente dal corpo. Si possono
infine avere profonde sensazioni di armonia
interiore e di sintonia con l'universo, fino
alla vera e propria estasi, e all'intima
convinzione di aver raggiunto l'intuizione
"ultima" delle cose. A questi effetti positivi,
spesso estremamente significativi e
gratificanti, capaci di lasciare memorie e
impressioni durature, si possono contrapporre -
particolarmente in soggetti non pienamente
consapevoli delle peculiari caratteristiche di
queste sostanze - effetti negativi altrettanto
rilevanti, che si manifestano con crisi più o
meno gravi di ansia, angoscia, o addirittura
panico, fino al senso di dissociazione e alla
perdita di identità. Queste reazioni negative
sono in genere solo temporanee, e si alleviano
rapidamente se altre persone sono in grado di
rassicurare e calmare il soggetto in crisi. Sono
inoltre descritti casi di flashback -
ossia l'improvvisa (e a volte profondamente
disturbante) ricomparsa di sensazioni alterate a
distanza di tempo dall'assunzione.
Modo d'uso, dosi durata
degli effetti
L'uso è quasi sempre per via orale. Gli
effetti durano da poche (2-3) a molte (12 o più)
ore, non solo a seconda della sostanza, ma anche
della dose. L'LSD è attivo a partire dalla dose
di circa 25 µg (milionesimi di grammo). Dosi di
250 o addirittura 500 µg di LSD, pur non essendo
"tossiche", possono avere effetti drammatici e
prolungati nel tempo, anche con successivi e
sgradevoli fenomeni di flashback.
Problemi
Salvo eccezioni, si tratta di sostanze di bassa
tossicità. I problemi derivano dalle loro
peculiari caratteristiche farmacologiche, che li
rendono estremamente attivi sulle funzioni
superiori del SNC. Gli allucinogeni possono
determinare reazioni indesiderabili legate
all'estrema alterazione delle sensazioni, delle
percezioni, e dello stato di coscienza.
Prenderli in solitudine è assolutamente
sconsigliabile: una crisi più o meno grave
d'ansia o addirittura di panico è sempre
possibile, e in questi casi serve soprattutto la
sicurezza dell'aiuto e del supporto di un'altra
persona. L'esperienza psichedelica è
completamente diversa da quella delle "droghe"
più conosciute (anche se può somigliare a quella
di alte dosi di Cannabis) e dovrebbe
essere affrontata solo con un'adeguata
preparazione e sotto la guida di persone esperte
e affidabili. Per secoli gli allucinogeni sono
stati usati in cerimonie di tipo religioso, per
portare i partecipanti in qualche modo in
contatto con il divino. R.G. Wasson descrive in
termini estatici la sua prima esperienza con i
funghi sotto la guida di Maria Sabina, e molte
persone, da A. Huxley ("Le porte della
percezione", "Paradiso e inferno") in
poi, hanno sottolineato il profondo valore
spirituale dell'esperienza psichedelica. Ma se
una persona prende un allucinogeno con
noncuranza e senza saperne nulla, rischia di
andare incontro a una delle peggiori e più
spaventose esperienze della sua vita. Sotto
l'effetto degli allucinogeni non si devono
ovviamente svolgere attività che richiedono
attenzione, vigilanza, raziocinio, coordinamento
neuromuscolare e prontezza di riflessi. Guidare
l'auto (ma anche salire su un albero!) può
essere folle e terrificante, ancor prima che
pericoloso.
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