fabrizio ravelli da Repubblica
del 14/6/06
www.repubblica.it
Zurigo
Anche quello? Sì, anche quello lì in giacca e
cravatta. E quell´altro, che sembra un tranquillo
pensionato? Anche lui.
Vengono per il terzo "buco" della giornata. Un
saluto all´infermiera, ormai si conoscono. Due
chiacchiere sul tempo, oggi fa un caldo che Zurigo
sembra Catania. La siringa è già pronta. Il laccio
emostatico. Il batuffolo di cotone per disinfettare.
Grazie, arrivederci a domani mattina. Ci lasciano
dare un´occhiata a questo tran-tran dell´eroina,
all´andirivieni di tossici della mutua, con
l´accordo che non disturbiamo nessuno. Della mutua,
sì: qualche anno fa i «clienti» pagavano 15 franchi
al giorno, per tre dosi. Oggi la faccenda è a carico
del servizio sanitario.
Le cosiddette stanze del buco di cui si torna a discutere e straparlare
in Italia, qui in Svizzera sono un esperimento quasi del
tutto consegnato agli archivi. Qui a Zurigo, ormai da undici
anni, va avanti il progetto di somministrazione controllata
di eroina. I "clienti" non si devono portare l´eroina da
casa, come si faceva anche qui nelle "gassenzimmer" e
nell´ex stazione ferroviaria di Letten. Non la devono
comprare dallo spacciatore. È lo Stato (meglio, il
municipio) che gliela fornisce. Eroina pulita, prodotta in
una pulitissima azienda farmaceutica, senza strane e mortali
sostanze da taglio, a concentrazione controllata. E
funziona. Per meglio dire, funziona sotto molti punti di
vista. Il principale è quello di chi non vuole avere più
morti per "buco", e nemmeno tossici costretti a rubare e
rapinare per pagarsi la dose.
Funziona anche perché il numero di eroinomani, da quando
esiste l´eroina della mutua, è calato dell´82 per cento. Lo
spiega una ricerca dell´università di Zurigo, appena
pubblicato dalla prestigiosa rivista inglese Lancet. Ormai,
di questi centri "Drop in" a Zurigo ne sono rimasti aperti
solo tre, e hanno in tutto 260 clienti. E Zurigo è sempre
stata la piazza principale per l´eroina in Svizzera, con il
25 per cento dei tossici complessivi. Sono lontani i tardi
anni Ottanta, quando la Confederazione aveva il record
europeo delle morti per "buco". E sono quelli gli anni in
cui, con la tradizionale concretezza venata di ipocrisia,
gli svizzeri hanno cominciato ad affrontare il problema. Non
a parlarne nei talk-show, ma a sperimentare.
L´andirivieni di "clienti" dei tre buchi al giorno è uno
spettacolo, diciamo così, istruttivo perché mostra come la
marginalità dell´eroina sia cambiata. Era una marginalità
segnata dalla composizione sociale dei consumatori, dal loro
essere numerosi ma "alternativi" e costretti alla
coabitazione con il degrado fisico, col furto, con la
prostituzione, con lo spaccio.
Molti ricordano ancora il primo, disastroso esperimento
zurighese, quello di Platzspitz. Si stabilì (era il 1986)
che un parco cittadino diventasse zona franca per il consumo
di eroina. Si confinarono tutti i tossici in quello che, in
mezza Europa, divenne famoso come "Needle Park", il parco
dell´ago. Venivano da mezza Europa, appunto, accuditi da
funzionari che fornivano siringhe pulite e da solerti
spacciatori.
Oggi la marginalità degli eroinomani di Zurigo è solo
numerica. Sono una specie in via di estinzione, o quanto
meno in forte declino. Sono persone normali, ben inserite
nella società. Hanno una famiglia, una casa, un lavoro
regolare. E, sempre più spesso, cominciano ad essere
anzianotti. «Sì, invecchiano - dice Michael Herzig,
responsabile municipale del progetto - Non muoiono più, sono
in buone condizioni di salute. Vivono in una condizione
sociale migliore, e non più in mezzo a una strada. Da questo
punto di vista, noi possiamo certamente dire che
l´esperienza ha successo». E non devono nemmeno più pagare
quei 15 franchi al giorno, dei quali 7 andavano a coprire il
costo dell´eroina. Sì, perché l´eroina costa pochissimo.
All´inizio della faccenda, gli svizzeri la importavano da
Gran Bretagna e Belgio, dove poteva essere prescritta come
analgesico. «Poi abbiamo cominciato a prenderla in Francia -
spiega Herzig - Finché la Francia non ha cambiato idea. Ora
è l´ufficio federale della salute a farsela fornire da
un´azienda svizzera. È una versione farmacologica di
eroina».
E c´è un altro aspetto. L´eroina, almeno qui, è passata di
moda. È rimasta una droga da sfigati, e forse il veder
tranquillamente invecchiare come onesti lavoratori i tossici
ha reso l´eroina molto meno attraente per i giovani. Herzig
di questo non parla volentieri: «D´accordo, possiamo forse
dire che ora l´eroina è meno fashion, e che viene vista come
una droga da perdenti. Ma dal punto di vista scientifico,
questo non ci interessa. Sappiamo che le diverse culture, o
sottoculture, degli stupefacenti possono cambiare. E che
magari l´eroina tornerà in auge». Infatti, non è così
dappertutto. Lo stesso studio pubblicato da Lancet mostra
che in Australia, Italia e Inghilterra, paesi che non hanno
esperienze simili alla Svizzera, il consumo di ero cala poco
vistosamente (Inghilterra), o va su e giù (Italia), o
aumenta (Australia).
Si potrà quindi pensare quel che si vuole dell´eroina di
Stato, ma in termini di costi e benefici il bilancio è
positivo. Il tasso di microcriminalità è diminuito del 70
per cento, senza calcolare il danno inflitto ai profitti
dello spaccio. A Zurigo città c´erano nuovi 850 eroinomani
nel 1990, e nel 2002 erano calati a 150. C´è poi circa un 10
per cento di "clienti" della somministrazione controllata
che passano ad altre sostanze come il metadone (venduto in
farmacia dietro ricetta). E non parliamo di quanto sono
soddisfatti i borghesi di Zurigo, che non hanno più sotto
gli occhi i tossici macilenti sulla Bahnhofstrasse delle
banche e delle gioiellerie. Per non dire del costo
economico: agli inizi dell´esperimento si calcolò che in
tutta la Confederazione si risparmiavano 4,5 milioni di
franchi in spese di giustizia e polizia, 300 mila in
danneggiamenti, e 73 mila di spese mediche. Il beneficio era
di 96 franchi al giorno per paziente, che ne costava 51.
Risparmio, 45 franchi.
(Nota di pummraluella: questo ultimo dato sui
costi deve essere sbagliato perchè cosi mi sembra non avere senso. Credo
debba essere letto: Il benefico era di 96 franchi, cioè il costo precedente
per ogni tossicomane, a fronte del costo attuale pro capite della
somministrazione controllata che è di 51 franchi, quindi un risparmio di
45). |