Da
The
New York Times
del 16/08/2005
Un
intervista ad un ex dei servizi americani riapre la polemica sull'11
settembre: qualcuno sapeva?
Un
ufficiale afferma che i militari bloccarono i files sui terroristi
di
Philip Shenon
Il Colonnello Shaffer
L’ufficiale
in questione
è
il Colonnello Anthony Shaffer. Ha dichiarato che gli avvocati
militari bloccarono il team poco prima che potesse passare
l’informazione raccolta all' agenzia investigativa centrale.
Il Colonnello Shaffer nel corso di un'intervista andata in onda
lunedì notte ha raccontato che il programma di intelligence super
segreto, che prendeva il nome di Able Danger, identificò nella
seconda metà del 2000 il capo della cellula terroristica Mohamed
Atta insieme ai nomi di altri tre membri del futuro commando di
dirottatori e provò ad organizzare un incontro durante l’estate con
gli agenti dell’Fbi per consegnare le informazioni raccolte.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Shaffer, gli avvocati
militari costrinsero i membri del programma di intelligence a
cancellare all’ultimo minuto ben tre dei meeting programmati con l’Fbi,
lasciando di fatto l’agenzia priva delle preziose informazioni che
secondo il Colonnello Shaffer avrebbero potuto condurre ad Atta ed
agli altri terroristi proprio mentre erano intenti a preparare gli
attentati dell’11 settembre.
“Io fui sul punto di
ribellarmi data l’importanza delle informazioni che avevo,
informazioni sulle quali si poteva proseguire”
dichiara Shaffer a proposito dei suoi sforzi perché la notizia
passasse dal programma segreto di intelligence all’Fbi nel 2000 e
all’inizio del 2001.
Shaffer sostiene di aver saputo successivamente che gli avvocati, di
concerto con il Comando per le Operazioni Speciali, avevano
cancellato l’incontro con l’ Fbi poiché temevano possibili
ripercussioni nel caso in cui il programma Able Danger fosse stato
riconosciuto come
un'operazione militare che violava deliberatamente la privacy dei
civili che risiedevano
legalmente negli Stati Uniti.
Il Dipartimento della Difesa non ha ancora risposto alle accuse
mossegli dal Colonnello Shaffer, 42enne di Kansas City, primo
ufficiale militare inserito nel programma a parlarne pubblicamente.
Nel frattempo il dipartimento ha comunque affermato in un comunicato
“di lavorare per ottenere maggiori informazioni sulla vicenda” e che
“è ancora troppo presto per commentare gli elementi emersi sul
programma denominato Able Danger.” L’Fbi in un comunicato ha parlato
di alcune comunicazioni effettivamente intercorse tra il Colonnello
Shaffer ed il Pentagono.
Il
racconto del Colonnello Shaffer, riservista che collabora ancora
part-time con il Pentagono, conferma molti degli elementi che la
Commissione 11 Settembre aveva raccolto su Able Danger nel luglio
scorso da un capitano di Marina, anche lui coinvolto nel programma
segreto, il cui nome però non è mai stato reso pubblico. La
settimana scorsa, con un comunicato i presidenti della Commissione
9/11 hanno definitivamente concluso che il programma di intelligence
in questione “non riveste una
importanza particolare”.
Il comunicato prosegue ancora affermando che quando la Commissione
nel 2003 ebbe le prime notizie dell’esistenza di Able Danger
richiese e ottenne le opportune informazioni dal Pentagono al
riguardo ed in nessuno dei documenti forniti dai militari era
menzionato il nome del sig. Atta e degli altri dirottatori.
Il Colonnello Shaffer ha affermato che il suo ruolo all’interno di
Able Danger era di collegamento con l’Agenzia di Intelligence della
Difesa a Washington e che in sostanza non era un analista di
intelligence. L’intervista al Colonnello Shaffer era stata
concordata dal New York Times e da Fox News con
Curt Weldon,
il deputato repubblicano della Pennsylvania e vice presidente della
Commissione Forze Armate della Camera oltre che esperto di programmi
di elaborazione dati come Able Danger.
L’avvocato del Colonnello Shaffer, Mark Zaid, ha affermato di aver
verificato che il colonnello Shaffer era vittima di ritorsioni da
parte del Dipartimento della Difesa, in primo luogo per aver parlato
con la Commissione 11 Settembre e poi per aver reso pubblica
l’intera faccenda parlando con i media.
Il sig. Zaid ha affermato inoltre che le lo spazio di azione del
Colonnello Shaffer fu sospeso l’anno precedente a causa di quelle
che l’avvocato ha definito “insignificanti accuse” riguardo ad una
somma di 67 dollari indebitamente spesa da un telefono cellulare
militare. Ha concluso che, a dispetto dell’ingiustificata azione
disciplinare, il Colonnello Shaffer è stato promosso quest’anno al
grado di maggiore.
Il Colonnello Shaffer ha concluso la sua intervista affermando che
la decisione di rendere pubblico il suo nome è nata anche dalla
frustrazione seguita alle dichiarazioni pubblicate la settimana
scorsa rilasciate dai presidenti della commissione 9/11, Thomas H.
Kean e Lee. H. Hamilton.
La Commissione 9/11 l’anno scorso aveva affermato nel suo rapporto
finale che le agenzie di intelligence americane non avevano
identificato il sig. Atta come un terrorista prima dell’11 settembre
2001, giorno in cui alla guida di un jet dell’American Airlines si
schiantò contro il World Trade Center di New York.
Uno dei portavoce della commissione non ha risposto alle ripetute
richieste di commento ricevute martedì. Un membro democratico della
commissione, Richard Ben-Veniste, pubblico ministero nel processo
Watergate, ha dichiarato martedì in un una intervista che mentre lui
non è in grado di valutare e giudicare la credibilità delle
informazioni del Colonnello Shaffer e di altri, il Pentagono ha il
dovere di “fornire una chiara ed esaustiva spiegazione su quali
informazioni avesse in suo possesso riguardo al sig. Atta”. “E nel
caso queste accuse fossero provate”, ha proseguito il sig.
Ben-Veniste, “il Pentagono dovrà spiegare come mai ai membri della
commissione 11/9 non furono fornite le informazioni più volte
richieste su Able Danger.”
Il Colonnello Shaffer ha affermato di aver fornito le informazioni
su Able Danger e sull’identificazione del sig. Atta in un incontro
privato nell’ottobre 2003 ad alcuni membri dello staff della
commissione 11/9 nel corso di una visita in Afghanistan, dove Shaffer stava prestando servizio.
“Imploro la commissione 9/11 di portare avanti una investigazione
per accertare quale sia la reale verità,” dichiarava Shaffer in
un’altra intervista questa settimana, “Io credo che la commissione
deve occuparsi di questo: capire che cosa è andato storto con Able
Danger."
“Queste informazioni sono importanti poiché abbiamo un elemento di
conferma che i militari , prima dell’11 settembre, – nella
fattispecie la nostra unità – stavano indagando su al Quaeda,” ha
continuato. “Non posso credere che la commissione 9/11 non ritenga
questo di rilevante valore storico”.
Il Colonnello Shaffer sostiene di non essere un analista di
intelligence e di non essere quindi in grado di parlare nei dettagli
delle procedure utilizzate da Able Ranger per raccogliere
informazioni sui terroristi, e di non sapere da quale database
provenissero le indicazioni che avrebbero potuto portare al sig.
Atta o agli altri terroristi così tanto tempo prima degli attacchi
dell’11 settembre.
Dichiara comunque di credere che Able Ranger si sia servito di
informazioni pubbliche provenienti dalle agenzie di immigrazione del
governo, da siti Internet e motori di ricerca a pagamento come Lexis
Nexis.
Traduzione di Roberto Bortone
La notizia è riportata anche dalla
CNN
Lo stesso è anche sostenuto dal
capitano Scott Phillpott, che comandava le Operazioni Speciali
del Pentagono. il quale dice che, pur non potendo discutere per
motivi di segretezza il contenuto del programma che dirigeva, può
confermare che , nell'ambito di quel programma, Atta fu individuato
per nome agli inizi del 2000.
August 22, 2005 da:
http://www.captainsquartersblog.com/mt/archives/005288.php
Able Danger: Second Source Sheds Anonymity, Confirms
Shaffer
The second source for the Able Danger story, the somewhat mysterious
Navy captain that tried to get the 9/11 Commission to look into the
data-mining project at the last minute, has
shed his anonymity
and pushed the ID of Mohammed Atta even earlier than first thought.
Captain Scott Philpott now says that Able Danger identified Atta as
an al-Qaeda operative in January-February 2000 (h/t: CQ readers Bill
and and Eddy B):
The officer, Scott J. Phillpott, said in a statement today that he
could not discuss details of the military program, which was called
Able Danger, but confirmed that its analysts had identified the
Sept. 11 ringleader, Mohamed Atta, by name by early 2000. "My story
is consistent," said Captain Phillpott, who managed the program for
the Pentagon's Special Operations Command. "Atta was identified by
Able Danger by January-February of 2000."The officer, Scott J.
Phillpott, said in a statement today that he could not discuss
details of the military program, which was called Able Danger, but
confirmed that its analysts had identified the Sept. 11 ringleader,
Mohamed Atta, by name by early 2000. "My story is consistent," said
Captain Phillpott, who managed the program for the Pentagon's
Special Operations Command. "Atta was identified by Able Danger by
January-February of 2000."
...
|