La marijuana è più potente di prima.
Con quest'affermazione si cerca di far passare l'idea che
le droghe sono tutte uguali. Magari una volta la Marijuana era una droga
"leggera", ma oggi, con le manipolazioni, questa è diventata una droga
"pesante". Fini lo dichiara apertamente in una trasmissione pubblica, come se
fosse vero e come se lui ne fosse personalmente informato. Solo che non cita un
solo studio, una fonte, un parere scientifico, o altro a sostenga di questa
tesi. E' vero e basta, l'ha detto lui, l'ha detto in Tv per cui se non è vero
diventa vero.
Poi magari si
accodano altri, fino a giornali seri come Repubblica, ma da molti altri,
che titolava in un articolo :
"Svizzera stop
alla marijuana Ogm " dove si afferma che che la marijuana del Canton
Ticino contenga il 25 % di THC ( il principio attivo ).
Ma è vero o no
questa asserzione? Che ci siano tanti tipi di marijuana, alcune più potenti
altre più blande è sicuramente vero. La differenza, però, non sta solo nella
concentrazione. La marijuana non contiene un solo principio attivo, ma numerosi.
Le varietà di THC sono molte. Per cui la diversa combinazione, i diversi dosaggi
tra questi vari principi contribuisce a determinare la potenza, il tipo, la
qualità della marijuana e/o dei sui derivati.
Oltre che da Fini,la storia fu ripresa da Sirchia. Ma da
dove nasce? Fu il prefetto Soggiu (responsabile del dipartimento nazionale per
le politiche antidroga) a mettere in giro questa idea.
Peccato però che Il prof Franco Lodi ,tossicologo e
direttore dell'istituto di medicina legale dell'Università di Milano, che riceve
da polizia e carabinieri i campioni sequestrati per le analisi, in una delle più
grandi piazze di consumo italiane, afferma : "I valori della cannabis italiana
si attestano sul 5/6 % in qualche raro caso arrivano all'8". Quindi o si dice
che il prof Lodi mente sapendo di mentire, visto che è informatissimo data
la professione; oppure mentono, sbagliano,confondono,terrorizzano, fate voi,
Sirchia, Fini, Soggiu, fate voi. Per me la seconda che ho detto!!
Confreme? Dal
1980 un istituto specializzato presso l'università del Mississippi (Potency
Monitoring Project) analizza ogni anno più di mille campioni provenienti da
tutti gli Stati Uniti, e perfino dalla Colombia e dai Caraibi, dove sono in atto
le più sofisticate tecniche di coltivazione. Tale istituto ha rilevato che la
percentuale di principio attivo è rimasta nel tempo stabile tra il 3 ed il 6 %.
Confrontare per quanto affermato Blumil "Marihuana" ed. Einaudi .
Libro che
invito a leggere al sig Fini, al sig. Soggiu e al sig. Sirchia, oops dottore..
E che una
simile bufala venga da un medico, uno scienziato è cosa ancora più grave.
Dietro c'è solo
l'ideologia, l'ignoranza e forse una buona dose di malafede. Sicuramente è
inconcepibile che si basino leggi, che incideranno sulla vita di tanti (visto il
grandissimo numero di consumatori) è davvero insopportabile.
Di certo non è una novità. Tutta
la politica antiproibizionista è stata sempre basata su colossali menzogne,
finendo per stravolgere la lotta alla droga, puntando su un ottuso ed ideologico
proibizionismo che ha finito per fare gli interessi della malavita oraganizzata!
O era proprio
quello lo scopo ? Vuoi vedere che è ancora quello?
Ritornando al punto in questione, posso anche dire che, in
base poi alla mia esperienza di fumatore quasi trentennale, 20 anni fa,
nell'agro nocerino-sarnese crescevano piante di canapa spontanea che avevano una
potenza micidiale e che il "fumo " che era possibile reperire allora sul mercato
nero non si trova più di sicuro oggi, almeno io non ne trovo. Prima si trovavano
erbe colombiane, magogna brasiliana, afghano nero, matzari sharif che sono
oggi scomparsi dal mercato.
Un 'altra
affermazione che gira è che oggi la marijuana è più potente perchè si produce
una "micidiale sensimilla"! Ma cosa vuol dire sensimilla? Semplicemente senza
semi! Questa è una tecnica di coltivazione nota dalla notte dei tempi, gli ogm
non ci azzeccano niente.
Si tratta di
evitare l'impollinazione della pianta femmina da parte di quella maschio. Si
ottiene semplicemente estirpando dalla coltivazione gli esemplari maschi prima
della produzione del polline. Questo impedisce che la femmina compia il suo
ciclo dando luogo a fiori e frutti (semi). Cosa che farà si che la pianta avrà
una maggiore infiorescenza (la parte buona da fumare!) ed una maggiore quantità
di resina. Maggiore quantità non significa maggiore concentrazione, non
confondiamo. Supponiamo di trovare un sistema per produrre da un litro di latte
due kg di burro invece del kg standard. Questa sarà una tecnica per produrre più
burro, che non è detto ci un dia un burro più grasso o più buono.
Semplicemente
ne avremo di più.
Quindi il
motivo è avere maggior quantità di erba da fumare con una singola pianta.
Infatti i semi mica li puoi fumare! C'è anche un motivo di ordine pratico: non
potendosi fumare, i semi vanno scartati e questa è operazione molto fastidiosa.
Questo è tutto,
sensimilla quindi non significa pianta più potente. se la pianta, il seme, non
sono "buoni" in partenza, anche con questa tecnica si avrà una sensimilla non
buona da fumare!
Ma diamo per
scontato che sia cosi, che si abbia un marijuana più potente.
Alla peggio si
avrebbe che un fumatore otterrebbe lo stesso effetto con una minore quantità di
sostanza. E che problema è? O si vuole sostenere che si rischia l'overdose?
Questa ancora teoricamente possibile, costringerebbe un assuntore a fumarne
qualche Kg e probabilmente morirebbe per lo schifo e non per overdose da THC!
La verità che
da quando si conosce questa sostanza ad oggi non è stato possibile dimostrare
una sola morte a causa di questa sostanza. Figuratevi che casotto avrebbero
messo su i proibizionisti nel caso se ne fosse potuto dimostrare anche solo una!
Invece sono costretti ad inventarsi balle colossali, con campagne terroristiche,
antiscientifiche e controproducenti, visto che, se l'obiettivo era ridurre il
consumo, si è ottenuto l'esatto contrario per la gioia dei trafficanti.
giuseppe galluccio
L'ERBA PORTA ALL'EROINA
Ma è davvero
cosi? C'è davvero una relazione stretta?
I soliti noti
dicono che tutti quelli che si bucano hanno fumato erba. Vero. Ma tutti quelli
che si bucano, la stragrande maggioranza almeno, fumava tabacco! Allora il
tabacco induce all'eroina?
Cosi come la
stragrande maggioranza, assumeva alcolici almeno di tanto in tanto, mangiava
pasta sempre ed era andata all'asilo. Questi comportamenti inducono all'uso di
stupefacenti?
Se c'è una
relazione, ed io credo ci sia, tra marijuana ed altre sostanze, va ricercata
altrove.
Inizio
raccontando la storia, vera, di un gruppo di ragazzi della mia città. Studenti
liceali di buona famiglia. Fumavano spinelli, erba o hashish, quello che
capitava. Siamo alla seconda metà degli anni '70. Di droga si sa davvero poco, è
un mercato in espansione, dall'america arriva l'onda lunga del fenomeno hippy,
il flower power, c'è voglia di cambiamento, trasgressione.
Il fornitore di
questi ragazzi un giorno si presenta e dice di non avere erba, ma un 'altra cosa
che fa "sballare" ancora meglio, della polvere bianca da fumare o da sniffare.
Gliela regala. Risultato?
Uno morto di
aids, altri due usciti dall'eroina dopo un percorso decennale, duro,
malattia e comunità.
Poi c'è la
storia del mio amico Perladivetro. Stesso periodo, stesso ambiente.
Perladivetro
fuma erba, da poco ha capito che quella che lui chiama erba è la "micidiale"
droga che il telegiornale chiamava marijuana. Ma lui la fumava spesso, senza
riscontrare gli effetti terribili descritti dal tv e giornali. C'era qualcosa
che non andava. Cosi apre un'enciclopedia a casa e va alla voce cannabis. Legge:
droga la cui assunzione provoca la malattia del cannabismo! Oddio, che roba è?
Poi capisce,
cavolo, sono bugie, non sanno quello che dicono. Meno forte di una bevuta, al
massimo ti fa fare quattro risate con gli amici, non induce dipendenza, una
modesta assuefazione, non ti impedisce di lavorare, di fare la tua vita. Ovvio
non sarà il caso di studiare dopo fumato, ma nessuno si sogna di studiare dopo
una ciucca!
Cosi
Perladivetro quando uno che conosceva gli propone di fare un cambio alla pari
erba/eroina lui accetta senza timore. Se la sniffa con glia amici e l'esperienza
gli piace. Paura,rischi,pericoli? Le solite sciocchezze, come per la marijuana.
Perla ha una grossa disponibilità di erba. La zona è ricca di coltivazioni
spontanee perchè i contadini usano la canapa per diversi scopi (cfr:Dalle
mie parti). Perla è abile a vederle anche da molto lontano, le raccoglie, le
essicca e se sono buone, le conserva.
Cosi prende a
fare a cambio con quel conoscente che ha quell'eroina cosi buona. Va avanti per
un pò finchè quel conoscente non gli dice che non si può fare a cambio e che è
necessario pagare. Perla e gli amici sono fregati!!
In quel
periodo, Torre Annunziata (ma i paesi circostanti) furono invasi dalla droga, in
particolare dall'eroina. Grazie al contrabbando di sigarette che prosperava alla
luce del sole, venivano introdotte quantità enormi di eroina. Ci fu una vera
invasione del mercato, con sostanza di ottima qualità a bassissimo costo, che si
inserì nel mondo dei fumatori molti dei quali caddero vittime della sostanza.
Questo vuol
dire che è vero che dalle droghe leggere si passa all'eroina o comunque
alle droghe pesanti. E' vero solo nel senso che la cultura dello sballo, il
mondo, gli ambienti sono gli stessi perchè entrambi illegali.
Se la marijuana
fosse legalizzata, non si sarebbe costretti ad andare dai puscher, non si
sarebbe costretti a delinquere, non si sarebbe costretti a venire a contatto con
un mondo che poi facilmente ti può tentare con altre sostanze.
Anche un
alcolista, socialmente pericoloso, sicuramente con problemi gravi, non sarà mai
costretto a venire a contatto con il mondo della delinquenza che controlla la
droga, correndo il rischio di farsi tentare.
Perciò se si
separassero i due mondi, dando la possibilità di vivere uno spinello come una
piacevole ricreazione, senza tanti problemi le cose andrebbero diversamente.
Chi vuole
fumare non sarebbe costretto ad entrare nella deleteria cultura dell'illegalità,
che farà diventare gesti comuni, quindi accettati, molti altri comportamenti
illeciti davvero dannosi. La legislazione è variata con il tempo, ma mediamente
uno che si faceva una scorta di erba per la vacanza si poteva trovare in carcere
per qualche anno e la fedina penale macchiata. Bella roba.
Si dirà, ma
mica è obbligatorio fumare, si può benissimo farne a meno.
Chiaro si può
farne a meno, come del sesso, del vino e del rock 'n roll. Ma se esiste una
richiesta di questo (e la domanda di droga è connaturata con l'essere umano)
chiudere gli occhi, è dannoso. Cosi come è dannoso trovare rimedi che invece di
arginare il fenomeno lo ingigantiscono, spargere cattiva informazione e dar vita
a culture perverse.
Stiamo un
un pò i fatti.
E' assodato che
la marijuana non è letale, non provoca danni (non più di quelli delle
sigarette!), viene sperimentata come rimedio in molti casi ( antidolorifico,
coadiuvante nelle chemioterapie e nella cura dei malati di aids), non è
incompatibile con una vita sociale e di relazione normale. Chiaro che uno si
chiede : allora perchè è proibita?
Dall'altro
lato, un osservatore lucido e non preconcetto del fenomeno riconoscerà che il
problema esposto sopra della contiguità dei mercati tra una sostanza in
effetti innocua ed una molto pericolosa come l'eroina è un problema reale. Tale
osservatore riconoscerà che il regime proibizionista nel tempo non ha affatto
ridotto il fenomeno. Nelle moderne società, il proibizionismo è la regola, ed il
fenomeno è dilagato fino a divenire abitudine di massa. Di converso nelle
società che ci hanno preceduto, la marijuana era liberissima e in pratica non se
la filava nessuno!! L'unico risultato concreto ottenuto è che si è concesso alla
malavita di fare lauti guadagli sul traffico illegale.
La marijuana è
un a pianta spontanea, cresce da sola, con pochissime cure. Se io che voglio
fumare mi cresco una pianta per il mio consumo, come mi cresco i pomodori
nell'orto, la secco e me la fumo a chi creo un qualche problema? Anche
l'obiezione che fa male è una spiritosaggine.
Nella mia zona,
come in tantissime altre, è abitudine diffusa, crescere la vite, o comprare
l'uva, farsi il proprio vinello da degustare a
cena con gli amici. E che l'alcol
faccia male non è una cosa de verificare: 20 mila morti all'anno per patologie
direttamente alcol-correlate! Morti accertate per marijuana = 0,0.
Ancora una
volta viene da chiedersi se la ragione di tutto questo, di queste contraddizioni
e non sense macroscopici sia la stupidità, l'ignoranza, o gli immani profitti
che in tal modo si realizzano!
Voi che dite?
by pummarulella giugno
05
|