E' evidente che
dovremo impegnarci a fondo per ottenere che questi
comportamenti vengano stroncati. Non sarà facile. Ottenere
giustizia e' un percorso lungo.
E qui nasce un secondo discorso che oggi e' di importanza
cruciale. Abbiamo sentito molti compagni testimoniare: "Sono
andato con le mani alzate, mi hanno picchiato, la prossima
volta sarò pronto a difendermi E altri esclamare:
"Voglio giustizia e la voglio subito!".
Ecco noi siamo veramente preoccupati per il modo nel quale
la sinistra, nel suo complesso, sta agendo. Non parliamo
tanto di questo o di quel gruppo politico ma della cultura,
del modo di intendere la realtà.
Ad esempio in questi mesi stiamo collezionando disastri che
qualcuno ha il coraggio di salutare con entusiasmo.
La sinistra si e' presentata alle elezioni divisa ed e'
stata battuta e Bertinotti e l'Unita' hanno detto: "Abbiamo
vinto!" In molti avevamo proposto di fare una festa lontano
da Genova come era accaduto per Porto Alegre ed evitare di
cadere nella trappola e di trovarci con un morto e centinaia
di feriti. E ci tocca di leggere sul Manifesto proclami di
vittoria perche' comunque il corteo c'e' stato e non ci
hanno ammazzati tutti.
Scusate ma noi abbiamo un'altra concezione della vittoria.
Sembra addirittura che molti siano caduti nella logica del
"tanto peggio, tanto meglio!"
Sperate veramente che se ci picchiano più forte il popolo
italiano si ribellerà?
Avete un'idea della sofferenza come fattore positivo per il
progresso dell'umanità? Bisogna iniziare a ragionare in
modo più razionale cercando di capire che le azioni non
devono solo essere giuste ma anche efficaci. Andare a Genova
ad assediare il G8 era una scelta giusta, sacrosanta, ma non
aveva nessuna capacità di aiutarci a far capire agli
italiani che i potenti del mondo stanno facendo danni enormi
a tutta l'umanità. Altrettanto evidente, e l'abbiamo
ripetuto alla nausea, era che le manifestazioni sarebbero
finite in un massacro e che i mass media legati al potere, cioè quasi al completo, ci avrebbero indicati come i
colpevoli di tutto.
Il Movimento non puù consolarsi dicendo "Ma non e' stata
colpa nostra, sono gli altri i criminali." E' vero che i
criminali sono gli altri ma e' vero anche che le loro azioni
sono prevedibili come quelle le telenovelas: il morto fa
parte dell'audience.
Il Movimento deve scegliere se condurre azioni che
costringano l'avversario a fare certe mosse e non altre.
E' come a scacchi, se non ragioni sull'efficacia delle mosse
regali la partita all'avversario. Da questo punto di vista i
potenti del mondo, come quasi sempre, sono stati molto più
abili e efficienti. Il loro obiettivo, spero che ora sia
evidente a tutti, era quello di trascinarci in una rissa per
impedire che la nostra voce venisse seriamente ascoltata.
Non c'e' nessuno all'interno del Movimento che non abbia
notato e detto e scritto che tutto il modo nel quale le
forze dell'ordine hanno gestito la piazza sembrava proprio
studiato per arrivare al macello. Hanno difeso
perfettamente, con le truppe migliori la Zona Rossa, hanno
mandato i ragazzi di leva in prima linea, su mezzi che non
reggevano neppure le sassate, su mezzi non dotati di reti di
protezione, e hanno lasciato che ufficiali incompetenti
ordinassero manovre d'attacco che più volte hanno messo a
repentaglio la vita degli agenti. Non hanno controllato il
territorio fuori dalla Zona Rossa, non sono intervenuti
contro il blocco nero, non si sono preoccupati che i
manifestanti pacifici venissero distinti dai violenti, non
hanno impedito che gruppi di agenti praticassero ogni sorta
di brutalità. Loro sono riusciti a manovrarci in modo
efficiente. Hanno vinto a Genova e stanno vincendo in tutta
Italia perche' centinaia di compagni stanno pensando a come
vendicarsi di tanta inumana violenza.
E il sospetto che molti dei Black Bloc fossero agenti
speciali e provocatori provenienti da mezza Europa con il
compito di provocare dovrebbe far riflettere almeno un
istante.
E poi si scopre che 300 Black Bloc sono restati per 4 giorni
a esercitarsi nel campo sportivo di Quarto, a 400 metri da
una caserma, e si sono messi in tenuta da guerra sotto gli
occhi della polizia senza che nessuno intervenisse. E si
scopre pure che i vertici della polizia sapevano che gruppi
di nazisti stavano arrivando a Genova per infiltrarsi nei
cortei.
Forse qualcuno voleva proprio essere certo che ci fossero
scontri. Ne aveva l'assoluta necessità.
Riprovano un vecchio gioco. Portare il Movimento allo
scontro. Un centinaio di terroristi di sinistra ben
organizzati, incazzati e infiltrati sono quello che vogliono
ora. E sanno benissimo come si costruisce un terrorista:
picchia 100 ragazzi pacifici e otterrai una belva assatanata
di sangue!
Ma veramente pensate che abbiano paura di noi che urliamo in
piazza? O che qualche terrorista uccida qualche poliziotto?
Ma credete che temano le petizioni, le denunce, i sit-in o
le molotov?
Se volete capire come vanno le cose dovete guardare gli
indici azionari. E' quello il termometro del benessere della
nostra lotta. Berlusconi guarda gli indici azionari e
finche' stanno bene lui sa di essere al sicuro. Le giornate
di Genova hanno lasciato gli indici indifferenti. Guardate
invece che cosa ha ottenuto il boicottaggio della McDonad's
o della Exxon: grave flessione delle vendite, danno
d'immagine, caduta del titolo in borsa, milioni di dollari
di capitalizzazione andati in fumo. E' meraviglioso, puoi
fare piu' danni non mangiando un panino che tirando un
sasso.
www.alcatraz.it
Genova
chiesto rinvio a giudizio per 28 poliziotti della scuola
Diaz
GENOVA - Per la sanguinosa irruzione
della polizia nella scuola Diaz, avvenuta il 21
luglio del 2001 durante il G8, i pubblici ministeri
Enrico Zucca e Francesco Cardone Albini hanno
chiesto il rinvio a giudizio di 28 poliziotti, tra
dirigenti, capisquadra e agenti. La richiesta è
stata fatta stamani al termine della requisitoria
del pubblico ministero Cardona Albini che ha anche
depositato i numerosi filmati provenienti da varie
fonti, anche amatoriali.
La scorsa udienza i pubblici ministeri avevano
depositato una lunga memoria di 261 pagine con le
motivazioni dei vari capi d'accusa. I poliziotti
sono infatti imputati di falso, calunnia e lesioni
gravi.
Intanto nella prossima udienza del 2 ottobre
cominceranno gli interrogatori di alcuni imputati su
richiesta dei difensori tra cui l' ex vice questore
della Digos di Genova, Carlo Di Sarro e quattro
capisquadra.
L' avvocato Alfredo Biondi, difensore del vice
questore romano Pietro Troiani, al termine dell'
udienza ha contestato i metodi dell' accusa. I
pubblici ministeri infatti si erano opposti alla
richiesta dell' avvocato Pier Giovanni Junca di
poter utilizzare per l' interrogatorio del suo
assistito il vice questore Carlo Di Sarro uno
spezzone dei filmati prodotti dall' accusa. "L'
accusa in questo modo ha cercato di condizionare la
difesa - ha commentato Biondi - Non so se accettare
questa liturgia puramente formale, come se la difesa
fosse ospite dell' accusa e non parte del processo".
Come quasi sempre
avevamo visto giusto noi brutti comunisti che siamo
dietrologi e guardiamo sempre ai complotti. A Genova
i fascisti, perchè quello rimangono, tentarono la
prova di forza, per spezzare le reni alla sinistra.
Gli andò buca soprattutto grazie al Web. Un'ora dopo
i fatti era tutto documentato in rete, non hanno
potuto nascondere niente. Verrà il giorno che
sapremo anche che i famigerati Black Block altro non
erano che provocatori fascisti prezzolati dalla
polizia o di chi per essa.
Abbiamo avuto ragione
su Genova, per l'Afghhanistan, per l' Iraq, sulle armi
di distruzione di massa, sulla follia dell'abbassare le
tasse in queste condizioni, sulle bugie del nano...quand'è
che i destri incominceranno un pò di
autocritica.?Suppongo mai.
Ma anche la sinistra quando incomincerà a riflettere sui
metodi di lotta, sull'uso della piazza, sul modo di fare
politica? la riflessione precedente su quelle che erano
le aspettative della destra, su quello che voleva la
destra, dovrebbe aprire finalmente gli occhi ai nostri
leader, che si considerano professionisti della
politica, osteggiano i movimenti dal basso,
pretendono di essere solo loro a guidare ma puntualmente
sbagliano tutto.
I Ds per esempio hanno abbandonato il movimento no
global a Genova. Se i deputati nostri leader fossero
scesi in piazza sarebbe stato più difficile comandare le
cariche. Se loro avessero la capacità di lettura
politica avrebbero guidato il movimento verso un
altro tipo di manifestazione. magari una kermesse
alternativa dove venissero fuori i veri temi che porta
avanti il movimento no global e che dovrebbero essere i
temi della sinistra: il controllo totale che
stanno assumendo gli organismi internazionali come il
WTO l'FMI ( in pratica le multinazionali) che
decidono le politiche dei singoli stati; il tentativo di
privatizzare beni essenziali come l'acqua; la
costituzione di giganteschi monopoli; lo sfruttamento
del lavoro con le delocalizzazioni delle aziende in
paesi poveri; i due miliardi di persone che vivono con
non più di due dollari al giorno. se la sinistra non si
occupa di questo, di cosa altro si deve occupare?
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