Quanto sotto rimostra
senza ombra di dubbio che , anche stavolta, Berlusconi era
perfettamente al corrente delle porcherie dietro al calcio perchè
era lui attraverso Galliani che controllava il tutto e lui che ha
coperto Moggi. Saltato lui è saltato anche Moggi
pummarulella
28/5/06
ROMA
- Il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi entra nel patto di sindacato di
Capitalia. È questo il risultato, dell'assemblea di Capitalia
che ha dato il via libera alla fusione con Fineco e alla scissione
di Mcc. I soci hanno approvato entrambe le operazioni con una
maggioranza superiore al 99%. Contemporaneamente hanno rivoluzionato
l'accordo di governo della banca. Nel patto di sindacato della banca
entrano la Fininvest della famiglia Berlusconi,(con lo 0,46%) la
Fineldo di Merloni, Italmobiliare (famiglia Pesenti) e Angelini, il
gruppo farmaceutico che fa capo alla famiglia omonima. Tutti
apporteranno le azioni Capitalia rivenienti dal concambio di
scissione di MCC. Si diluisce, in seguito al riassetto, la quota di
Abn Amro, che passa al 7,68% dal precedente 9%, restando primo
azionista. Il patto tornerà a riunirsi dopo le feste e in quell'occasione,
ha spiegato il presidente dell'accordo parasociale Vittorio Ripa di
Meana, gli olandesi decideranno se reintegrare o meno la
partecipazione. In caso contrario, gli altri soci potrebbero
arrotondare il proprio pacchetto. Abn ha facoltà di recedere dal
patto da ottobre 2006.
DICHIARAZIONI
- Alla luce di queste novità si spiegano le dichiarazioni rilasciate
nei giorni scorsi da Berlusconi. Dopo le primarie dell'Ulivo, che
avevano visto parecchi banchieri recarsi alle urne, il premier aveva
rilasciato alcune dichiarazioni al vetriolo. Aveva lamentato
l'ostilità di molte banche verso il governo. «Tranne Capitalia»
aveva osservato. Adesso le ragioni di quelle parole diventano molto
più chiare. Hanno arrotondato la loro quota all'interno di Capitalia
Toro (famiglia De Agostani), Tosinvest (famiglia Angelucci), Colacem
- famiglia Colaiocovo), Cinecittà centro commerciale (che fa capo
alla famiglia Tori) e Keryx. Oltre alla Fondazione Manodori che era
presente nel capitale di Fineco.
28 novembre 2005
da:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/11_Novembre/28/capitalia.shtml
Capitalia. New entry nel patto dopo la fusione
Mcc-Fineco/Capitalia
News del 28-11-2005
Si allarga il patto di sindacato di Capitalia:
Fininvest, Fineldo-gruppo Merloni, Angelini e Italmobiliare, tutti
attuali azionisti di Medio credito centrale (Mcc), che hanno chiesto
di entrare nel
patto di Capitalia
e sono stati accettati dall'assemblea del patto che si e' svolta
venerdi' scorso.
La notizia è stata data dal presidente del gruppo,
Cesare Geronzi
leggendo una lettera ricevuta dal presidente del patto, Vittorio
Ripa di Meana,
nel corso dell'assemblea chiamata a pronunciarsi sulla fusione di
Fineco ed Mcc in Capitalia.
Per effetto dell'operazione, questi azionisti riceveranno azioni di
Capitalia rappresentanti l'1,06% del nuovo capitale sociale.
Toro Assicurazioni, Finanziaria Tosinvest, Colacem, Cinecitta' e
Keryx (Martini), che detengono attualmente azioni Mcc, e Fondazione
Manodori, che detiene attualmente azioni Fineco, apporteranno al
patto le azioni Capitalia che derivano dal concambio delle
operazioni di fusione con Fineco e di scissione di Mcc.
A seguito di queste operazioni, la percentuale di azioni Capitalia
complessivamente detenuta dai partecipanti al patto si attesta al
31,615% del capitale, di cui il 30,5% apportato al patto.
Nell'aprire l'assemblea straordinaria e ordinaria di Capitalia, che
dovrà dare l'ok alla riorganizzazione del gruppo con
l'incorporazione di Fineco e Mcc, il presidente Cesare Geronzi ha
fornito l'elenco degli azionisti che partecipano al capitale con una
quota superiore al 2%, secondo quanto risulta al libro soci.
Primo azionista è il gruppo Abn Amro che detiene complessivamente
una quota dell'8,93%; segue la fondazione Cassa di Risparmio di Roma
con il 5,87%, la Regione siciliana con il 3,32%, la fondazione Banco
di Sicilia con il 3,19%, la Lehman Brothers con il 3,16%, la
fondazione Manodori con il 3,15%, lo Stichting Pensioenfonds con il
3,03%, la Libyan Arab Foreign Bank con il 3,01%, gruppo Fonsai con
il 2,99% complessivo e la Tt International Investment Management con
il 2,54%.
red
http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=5628
La domanda è chiara, fatta questa premessa: perché Fininvest è
salita fino all’1% in Capitalia, rafforzandone il patto di sindacato
e inviando il suo amministratore delegato Pasquale Cannatelli nel
cda dell’istituto capitolino? Berlusconi ha risposto che non sono
domande da fare a lui, è più che noto che da anni non si occupa
della gestione degli affari delle sue aziende. Infatti il suo più
recente giudizio su Cesare Geronzi risale all’ottobre scorso, e non
era economico-finanziario bensì politico. “Capitalia è l’unica
grande banca che non è di sinistra”
http://www.leftwing.it/index.php?id=628
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