A Roma in un
vicolo seminascosto adiacente al cinema multisala Barberini c'è una
stradina dal nome "Vicolo
Barberini"
al cui numero 35, vi è un palazzo di proprietà del
Gruppo CAPITALIA
attualmente presieduto dal banchiere
Cesare Geronzi
(attualmente inquisito ed interdetto dalla Magistratura penale )
dove gli inquilini hanno visto negli ultimi anni uno strano "valzer"
di targhe sostituite affianco al portone e nomi cambiati...sui
citofoni.
Inizialmente la prima targa affissa era intestata ad una società la
FILMWORLD s.r.l, i cui azionisti erano dei nomi che vi invitiamo a
memorizzare:
-
Chiara Geronzi
(giornalista del
TG5
e figlia del banchiere
Cesare Geronzi);
-
Benedetta Geronzi
(Assistente di
Franco Carraro alla
FIGC,
anche lei figlia del banchiere Cesare Geronzi);
-
Luigi Carraro, figlio del Presidente della
FIGC
(Federazione Italia Gioco Calco)
Franco Carraro;
-
Fabrizio Bevilacqua,
già socio di
Luigi Carraro
in una fallimentare iniziativa di commercio online, ed al servizio
di
Luciano Gaucci,
come amministratore di una società di pulizie, che non ha mai
decollato...!
La società
FilmWorld nata dal nulla, e cioè da nessuna
precedente esperienza specifica maturata nel settore dai soci,
iniziò quasi come per incanto ad acquisire produzioni miliardarie
per la realizzazione di campagne pubblicitarie per aziende del
calibro di
FIAT, ENEL, TIM, WIND, FASTWEB, SEAT,
ecc. sbaragliando società nel setore da oltre 20 anni. Qualcuno
ricorda che nel consiglio di amministrazione di
Capitalia,
presieduto appunto da
Cesare Geronzi,
siedono
Franco Carraro
(che precedentemente aveva guidato la Impregilo, prima di "casa
Fiat"
poi passata al Gruppo Romiti),
Carlo Puri Negri
(importante socio di
Marco Tronchetti
Provera)
molto utile...per acquisire clienti come
Telecom, Tim, Seat
.
All'improvviso, come per incanto...la FilmWorld ha deciso di
interrompere la propria "brillante" e remunerativa attività
arrivando al punto di bloccare i pagamenti ai fornitori, facendo
rispondere dalle segretarie al telefono "La
società sta per essere messe in liquidazione. Se vuole essere pagato
si accontenti del 50% altrimenti non prenderà nulla !"
Ma sfortunatamente...i rampolli della "Roma bene"...sono cascati
male, cioè hanno incontrato una società fornitrice che si è rivolta
ad un importante studio legale della Capitale ottenendo tutti i
propri soldi sino all'ultimo centesimo, previo pagamento
rateale....! Chissà, se le sorelle Geronzi
ed il giovane
Carraro
per pagare, avranno chiesto un fido a
Banca Capitalia...?!!!
Dopodichè la targa della
FilmWorld
in Vicolo Barberini 35, è stata sostituita ed al posto suo è
arrivata la "fantomatica"
GeaWorld
diretta da
Alessandro Moggi,
ma per un certo periodo rappresentata legalmente dalla giornalista
Chiara Geronzi, anch'essa attualmente iscritta nel Registro degli
Indagati della
Procura della Repubblica
di Napolicon l'accus a di associazione per delinquere finalizzata
alla frode in competizione sportiva, secondo quanto emerge dalla
seconda e ultima proroga delle indagini preliminari disposta nei
mesi scorsi dai pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci.
Ma spulciando fra i documenti pubblici camerali abbiamo scoperto una
società la Netcorp (azionisti sempre
Carraro-Geronzi-Bevilacqua)
che inizialmente era nata con un oggetto sociale che prevedeva la
confezione di vestiario ed il commercio di abbigliamento online: nel
2004 il giro d'affari è stato di
61.116 euro,
con
605mila di debiti.
La Netcorp controllava due società in liquidazione, la Maxinet
(sciolta nel 2000) ed appunto la Filmworld, in liquidazione dal 22
settembre 2004, con un valore della produzione di
4,48 milioni
nel 2004
(cioè circa
10 miliardi di lire
del vecchio conio, come direbbe il buon
Paolo Bonolis
!) e una perdita di 313mila. Ora gli azionisti della
Netcorp ne
hanno variato l'oggetto sociale, che ora prevede "L'ACQUISTO
DI QUOTE, AZIONI E PARTECIPAZIONI DI SOCIETA' O ENTI DI QUALSIVOGLIA
NATURA IN ITALIA E ALL'ESTERO, IL FINANZIAMENTO E IL COORDINAMENTO
TECNICO E FINANZIARIO DELLE SOCIETA' O ENTI NEI QUALI PARTECIPA, LA
COMPRAVENDITA E IL POSSESSO DI TITOLI PUBBLICI E PRIVATI NONCHE' LA
GESTIONE DI QUELLI DI SUA PROPRIETA'. NEL RISPETTO DELLE LEGGI
VIGENTI, LA SOCIETA' POTRA' COMPIERE QUALUNQUE OPERAZIONE
FINANZIARIA, MOBILIARE, IMMOBILIARE, CREDITIZIA
" (fonte:
Registro delle Imprese- Camera di Commercio)
La GeaWorld è stata costituita l'8 ottobre 2001 dalla confluenza di
due società, la Football Management di
Alessandro Moggi
e
Franco Zavaglia
(fu il primo procuratore di
Francesco Totti)
e la General Athletic, nella quale, un anno prima, si erano
uniti i giovani
Andrea Cragnotti, Francesca Tanzi, Chiara Geronzi e
(con il 40%)
Romafides,
fiduciaria di
Capitalia.
Con loro Riccardo Calleri,
figlio di Gianmarco, ex di Torino e Lazio. Dopo il naufragio di
Tanzi
e
Cragnotti,
i rispettivi figli Andrea e Francesca si sono defilati. Dal 2004,
l'assetto della
GeaWorld vede invariate, attraverso
Football
Management,
le quote di Moggi jr
(di fatto il 27%) e
Zavaglia
(18%). Scomparsa
Romafides
(la fiduciaria del Gruppo CAPITALIA) nell'azionariato è salita
Chiara Geronzi,
che lavora come giornalista al
Tg5 (cioè
Fininvest-Mediaset)
la quale possiede il 72% di
General Athletic,
vale a dire è il primo azionista della GeaWorld
con il
32,4%;
dalla società è uscito circa un anno fa
Giuseppe De Mita,
figlio dell'ex leader dc Ciriaco, da sempre molto vicino a
Callisto
Tanzi.
Recente la GeaWorld è entrata anche con il 22,5% nella
Zero9
Sport Productions, Srl
per la produzione di sofware per telefonini (suonerie, giochini): il
socio di maggioranza è
Zero9 srl,
che appartiene per metà a
Mario Luzzi
e per metà a una società lussemburghese (e poteva mancare ?!!! ) .
Il
3%
è di
Fabio Caressa,
nato a Roma il 18 aprile 1967: e cioè il giornalista-telecronista di
calcio di
Sky
più noto, come abbiamo verificato nell' Albo pubblico dell'
Ordine
dei Giornalisti del Lazio
!
Ma gli "affarucci" dei rampolli bene.... non è finita qui ! Più
consistente è l'attività dell'immobiliare Calamatta srl,
costituita il 7 giugno 2004, sede in viale Bruno
Buozzi, nel quartiere Parioli a Roma, che nel bilancio 2004 ha
dichiarato un valore della produzione di 8,7 milioni, con debiti per
10,8 milioni e una perdita netta di 10.623 euro. Metà di
Calamatta
è della
Netcorp,
l'altra metà è di
Giuseppe Statuto,
e cioè l'immobiliarista che è stato azionista di Bnl al 5%, a fianco
di
Stefano Ricucci
(attualmente in carcere) e
Danilo Coppola
(indagato dalla
Direzione Distrettuale Antimafia
in Calbria) , nel contropatto guidato da Franco Caltagirone editore
dei quotidiani
IL MESSAGGERO, IL MATTINO, CORIERE ADRIATICO,
QUOTIDIANO DI BR, LE, TA.
Chissà se adesso la Guardia di Finanza oltre a spulciare il
conti della
GeaWorld
darà un occhiata anche...nei dintorni societari ? Secondo noi
troverebbero tanto di quel "lavoro" !
tratto da :
http://blog.libero.it/disonestiwebsite/view.php?msg=1141399
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