Appello al voto
Il 9
aprile è vicino. Spero tanto che sia il giorno della “Liberazione”.
Io lo vivrò cosi, credo insieme a molti altri.
Però sono francamente preoccupato. Raccolgo in giro le voci del
"popolo di sinistra". Serpeggia un notevole malcontento. Ci si rende
conto che l’Unione, il centrosinistra, ha davvero il fiato corto .
C'è un
'inspiegabile afonia, un 'assenza di prospettive, speranze, progetto
politico, che è deprimente.
Ci sono
errori che vengono da lontano.
IL primo
fu di non imporsi sull’ineleggibilità di Berlusconi, dato che come
titolare di una concessione pubblica era incompatibile con cariche
elettive. C’era una legge del 1957 che lo dichiarava ineleggibile.
Per chi
non ricordasse, parte della sinistra ignorò quella norma e votò per
l’eleggibilità, accettando l’escamotage che lui era il “nudo”
proprietario, in quanto il concessionario era Confalonieri (sic!).
Il non avere fatto poi, nel ’96 una legge sul conflitto di
interessi.
Averne
risollevato le sorti con la Bicamerale, elevando un
piduista (tess 1816),
sospettato di collusioni con la mafia, a rango di statista. In
ultimo con la beffa di vedere il tavolo rovesciato.
M questo è
il passato.
Il
presente purtroppo non va meglio e ci racconta di una coalizione,
tranne forse che in Prodi, che sembra piena di contraddizioni e
destinata a implodere ai primi problemi.
Il limite
oggettivo è che la coalizione è troppo variegata.
Inoltre ci
sono persone che davvero non si capisce cosa ci facciano a
“sinistra”.
E non
parlo di Mastella, che bene o male con qualche poltrona si allinea.
Parlo ad
esempio di quella parte della Margherita che si muove sulla linea
di Ruini. Che fa campagna per l’astensione sul Referendum per la
procreazione. Che è contraria ai Pacs ed in genere alle conquiste
"civili".
Che sulla
guerra ha posizioni simili alla destra, cosi come sul mercato del
lavoro ed in molti altri campi.
Insomma
sembra che questo centrosinistra non vada oltre ad un liberismo dal
volto umano, senza la capacità di immaginare un tipo di società
diversa. Un programma di governo seriamente alternativo alla destra.
Riformismo
significa cambiamento della struttura di potere, con regole
democratiche ma significa cambiamento. Il centrosinistra sembra
usarlo come sinonimo di "moderazione" che fa in rima con "democristianismo"!!
Sempre alla rincorsa del voto “moderato”, che non si capisce
manco bene cos’è.
Io invece
dico che molta parte dell’elettorato vorrebbe un programma davvero
alternativo, un nuovo modo di fare politica, la speranza che questo
paese possa realmente cambiare e non scivolare nella rassegnazione
di un arretramentoineluttabile. Arretramento culturale, civile,
sociale, politico economico.
Insomma la
sintesi del malcontento della sinistra è quella espressa da un
comico come Crozza:
“
Sognavo Zapatero, c’ho Bordon!!”
In questo
periodo mi sto rendendo conto che davvero non mi sento
rappresentato. Mi chiedo se davvero devo andare a votare per questi
qui?
Davvero
devo votare per Rutelli che sui Pacs, e su molto altro, è sulle
posizione della chiesa più oscurantista?
Davvero
devo votare per D’Alema che considera la guerra uno strumento
politico possibile? O per Fassino che mena vanto di aver studiato
dai gesuiti per raccattare qualche voto nelle sagrestie?
E
Bertinotti? Un rivoluzionario da salotto, per bene e compito che si
alterna nei salotti di Vespa e Larosa a chiacchierare amabilmente
con fascista e razzisti della lega…
Insomma il
panorama della dirigenza del centrosinistra è deprimente.
Sia chiaro, penso che nessuno sogni "il sole dell'avvenire", o
l'abolizione della proprietà privata.
Ma molti
vorremmo che si dicessero parole chiare sulla guerra, o che
sostituire il monopolio pubblico con quello privato, in nome di un
liberismo idiota, non ha senso. Se liberismo deve essere almeno lo
sia fino in fondo!
Vorremmo che le amministrazioni di sinistra votassero contro la
privatizzazione di beni essenziali come l'acqua. Cose cosi, mica si
sognano i cosacchi a piazza S. Pietro!!
Magari più
in piccolo sogneremmo che il sig Petruccioli non andasse a
legittimarsi a casa di Berlusconi per assumere poi le vesti del cane
da guardia degli interessi di Mediaset, mentre finge di dirigere la
Rai, con piglio deciso. Insomma ci accontenteremmo anche di piccoli
ma precisi segnali
Purtroppo
riecheggiano nella mia mente le parole di Nanni Moretti “ Con questa
dirigenza non si va da nessuna parte”.
Salverei
il solo Prodi che sembra avere le idee chiare. E lo dimostra la
posizione assunta sul confronto TV. Il punto è che i partiti stanno
bene attenti a non dargli il potere decisionale vero. Che rimane
nelle stanze fumose ed oscure delle segreterie. Dove trescano i D’Alema
ed i Marini.
Eppure
nonostante la triste analisi che faccio, il 9 Aprile andrò a votare.
Non so bene per chi, ma forse è poco importante. Voterò per Prodi.
Andrò a
votare perché ritengo che siamo in piena “emergenza democratica”.
Invito
tutti a leggere il “Piano di Rinascita
democratica” di Gelli per capire cosa è stato fatto a questo
paese e dove andrà a finire se dovesse vincere di nuovo Berlusconi .
In maniera
silente e rassegnata abbiamo visto al governo del paese dei figuri
impresentabili.
Nostalgici
di Salò come Tremaglia, rozzi razzisti come Castelli e Calderoli,
affaristi pronti a convivere con la
Mafia, pur di far quattrini, come
Lunardi.
Ma davvero
è tollerabile avere ai vertici dello Stato
Dell’Utri. un pregiudicato per
associazione mafiosa, o Previti anche lui pregiudicato per
corruzione in atti giudiziari?
Ho dei
figli vorrei che crescessero in un paese decente.
Per questo
mi turo tutto quello che si può turare e vado a votare.
Ed invito
i molti preplessi di sinistra che fanno le mie stesse analisi a fare
altrettanto.
Ho fatto
critiche durissime e ne continuerò a fare, ma allo stesso tempo
bisogna riconoscere anche che Fassino, lo stesso D’Alema ( che se se
ne andasse farebbe un gran favore), Bersani, sono di un altro
livello, rispetto a Calderoni ai Dell’Utri . Possiamo anche esser
criticarli ferocemente per la loro politica, possono anche esser
considerati dei veri avversari politici, ma ci muoviamo in un altro
campo.
Niente a
che fare con la P2, la mafia, il malaffare e la corruzione elevati a
filosofia.
Se non si
riconosce questo, a mio avviso, si pecca di cecità. Perché non è che
l’alternativa a questo centrosinistra è una destra liberale con cui
lottare sul piano politico.
Pure
Bertinotti pare abbia riconosciuto l’errore commesso l’altra volta.
Pur nella giusta e legittima difesa di certi principi, la caduta del
governo Prodi ha portato come conseguenza la rielezione di
Berlusconi.
I danni
fatti credo siano visibili a tutti.
Ed in
politica non è che ci si muove in un campo puramente ideale senza
tenere conto delle conseguenze delle proprie azioni..
Per questo
è importante andare a votare adesso.
Io ritengo
che il centrosinistra vincerà comunque, perché quando si è
presentato unito lo ha sempre fatto. Ma c’è l’incognita della legge
elettorale, messa li proprio per ridurre il vantaggio del
centrosinistra o almeno rendergli impossibile la vita.
Bisogna
mandare questa destra a casa in maniera chiara ed inequivocabile.
Dopo si discuterà, si faranno i distinguo e si farà pressione sul
centrosinistra perché metta in atto una politica seriamente
riformista.
Prima è indispensabile mandare Berlusconi a casa ( il sogno sarebbe
sarebbe S. Vittore..ma faccio il moderato anche io stavolta!), dopo
magari sarà possibile perfino riprendere a fare politica.
Seriamente.
un saluto
a tutti
giuseppe
galluccio 3/3/06
Legalizzare la
mafia sarà la regola del 2000 |