I fatti accaduti il 25
aprile a Milano, cioè i fischi alla Moratti e l'episodio delle
bandiere bruciate sono episodi da condannare? Forse politicamente
si, perchè, come era prevedibile, la destra li ha cavalcati
portandoli per due giorni su tutte le prime pagine di stampa e TV.
Letizia Moratti, che è
candidata sindaco di Milano, non è mai andata alla festa del 25
aprile e se ne è sempre impippata dell'antifascimo, come potete
leggere sotto. Dice di essere andata per accompagnare il padre,
medaglia d'argento della resistenza.....??
Ma chi è davvero il padre?
A quanto mi risulta
poi, il corteo della Brigata israeliana, mostrava in bella vista uno
striscione che rivendicava la morte per la libertà di 500 mila
sionisti. Che è cosa diversa da Israeliani. Intendiamoci essere
sionisti e legittimo, ma in una manifestazione del genere, dove la
connotazione politica è forte e soprattutto nota, un cartello del
genere risulta esser una provocazione. Se vado in un corteo di AN
con la bandiera di Che Guevara, sono stupido io o violenti loro se
mi sbattono via.
E qui parliamo solo di
qualche fischio. In democrazia non si può dissentire fischiando?
Ma volevo leggere la cosa
da un altro punto di vista. Questi episodi
hanno coinvolto non più di un migliaio di persone su un corteo di
oltre 100 mila. Cioè l'1 %. Normale che su tanta gente ci sia
qualche cretino.
Una corretta informazione
ne avrebbe dato notizia a margine magari dicendo "I soliti cretini
non hanno rinunciato, per un po' di pubblicità, ad inscenare
manifestazioni idiote". Come si fa con i soliti cretini allo stadio
che espongono striscioni razzisti, nazisti, o comunque offensivi. In
questi casi nessuno si sogna di addossare la colpa dei "soliti
cretini" a qualcuno.
Invece i soliti cretini di
Milano hanno occupato pagine di giornali, aperture di TG, dibattiti
TV, commenti, editoriali ecc ecc. Questo perchè fanno gioco alla
strategia politica della destra che controlla, grazie al boss
Berlusconi una fetta enorme dei media.
Abbiamo una non notizia
che strumentalmente assurge alla prima pagina, cioè i desiderata di
una parte diventano la realtà ed impongono il dibattito politico a
piacimento.
Quanto sia grave per una
democrazia dovrebbe essere intuitivo per tutti.
nel caso della guerra in
Iraq, grazie all'uso spregiudicato di Tv che appoggiavano Bush,
molti americani erano convinti che Saddam avesse armi tali da poter
minacciare il sacro suolo americano. si è imposta una guerra con e
menzogne.
Ieri sera guardando due
dibattiti TV, su R4
da Belpietro e su Rai1 da Vespa, ho potuto avere l'ennesima
conferma.
Da Bel Pietro, il
sottosegretario Berselli (AN) richiamando quegli episodi ne fa la
causa dei morti di Nassyria. Agnoletto balbetta confuso. Belpietro
coglie al volo ed accusa il CS di essere, in pratica, complice dei
terroristi.
Stessa storia da Vespa
, dove Elio Vito, tra il silenzio di Vespa e degli altri giornalisti
accusa il CS di essere in pratica il mandante dell'ultimo episodio
di Nassyria. Anche qui Mastella ed un altro esponente dei DS si
giustificano sommessamente, dicendo che solo che Prodi ha preso le
distanze.
Io invece dico basta.
Quando finiranno i
nostri rappresentanti di prestarsi a fare le foglie di fico di
trasmissioni che sono dei veri e propri agguati, come le
trasmissioni di Belpietro, o assolutamente scorrette come quelle di
Vespa?
Ci fanno la figura dei
peracottari, finendo per far passare anche il messaggio che
sono/siamo quasi colpevoli.
Almeno potrebbero
rispondere che non si accettano lezioni politiche da gente che siede
affianco a condannati per MAFIA come
Dell'Utri, pregiudicati come
Previti e la sequela di condannati che abbondano nelle fila della
Cdl.
Dovrebbero richiamare i
conduttori ad una corretta moderazione, imponendo che certe accuse
non si possono accettare nemmeno nell'aspra battaglia politica,
nemmeno per scherzo...Altrimenti ci si alza e si va via, senza mai
più tornare, delegittimando quelle trasmissione. Usare i loro
metodi. Gridare con forza le proprie ragioni finchè non vengano
ritirate le accuse ignominose.
Che diavolo ma non
hanno un po' di amor proprio, di dignità , delle storie politiche
importanti da difendere di fronte alle accuse ignominose e false
lanciate poi da chi ha commesso le peggiori nefandezze negli ultimi
cinque anni, che va a braccetto con mafiosi e pregiudicati vari e
per cui l'etica è una parola da coglioni?
Esiste però sopratutto
un problema di ordine generale.
Lo strapotere TV di una
delle parti politiche in campo è oramai da tempo intollerabile.
Lo stravolgimento dei
fatti, le false accuse, la realtà virtuale presentata al posto della
vera, sono possibili perchè una parte politica controlla una fetta
amplissima dell'informazione.
Le ultime elezioni si
sono giocate tutte in Tv, a causa del sistema elettorale che
eliminava dalla competizione il territorio, vista la mancanza di
preferenze.
Questo ha permesso a
Berlusconi di fare una campagna martellante spostando l'attenzione
dai problemi reali ad un livello che coinvolgeva l'immaginario
collettivo, dove ha avuto buon gioco il fomentare la pura del
comunismo, delle tasse, dei bambini bolliti. Cosi per un soffio non
si son perse le elezioni che, nei sondaggi, vedevano avanti il CS di
molti punti prima della campagna mediatica. E cosa ha influito se
non questa?
Non rendersi conto di
questo è stupido, criminalmente stupido. Perchè se ne sta andando
all'aria il significato di democrazia. Se il consenso non è più
formato attraverso un 'informazione almeno decente, che consenso è?
E se si manipola il momento della formazione del consenso che
democrazia è?
Allora quando si
renderanno conto i nostri rappresentanti che la risoluzione dello
spaventoso conflitto di interessi ed il ristabilimento di un
corretto mercato dell'informazione, il più possibile sottratto al
controllo politico è cosa di primaria importanza?Più dell'economia,
più della fame di lavoro. È necessario ristabilire una democrazia
decente, cosa impossibile se non c'è informazione decente.
Invece vediamo già
levarsi voci stonate dal CS, come quelle che criticano Bertinotti
per avere detto quello che si deve fare in maniera assoluta:
dimagrire mediaset.
Se il CS non capisce
questo, la battaglia politica sarà sempre impari e la nostra
democrazia sarà completamente svuotata di contenuti. Ed anche se
Berlusconi scomparisse dalla scena ( Dio lo voglia) rimarrebbe il
problema che la destra avrebbe sempre dalla sua tre reti TV.
L'altra cosa che viene
sparsa a piene mani dalle TV in casi come questi è sta'
retorica dei poveri soldati morti per mano dei cattivi terroristi.
Ho sentito solo il Tg2 accennare alla verità sullo status dei nostri
soldati.
Essi sono TUTTI volontari e
ben pagati. Vanno li per libera scelta, spesso proprio per il lauto
compenso. Non mi scandalizzo che si faccia la guerra per denaro, ma
cosa pensavano di andare a Sharm in vacanza? Vanno ad occupare una
zona di guerra, tra l'ostilità degli indigeni, sono armati e con una
divisa. Essere uccisi è un rischio professionale da loro accettati
al momento della richiesta di essere mandati in zone di guerra. Io
non ci andrei. Per paura e per scelta. Loro sono andati cosa
vorrebbero ora? Non li considero mercenari, non come Quattrocchi e
compagni che non si sapeva manco cosa facevano li, ma sicuramente
sono dei professionisti. Come i pompieri, i tutori dell'ordine che
comunque rischiano la vita. O i medici e gli infermieri che compiono
operazioni a rischio. Cosi anche i minatori rischiano la vita, in
più per un salario da fame. Ognuno di loro svolge la professione o
il mestiere consapevole dei rischi connessi all'esercizio degli
stessi. a maggior ragione dovrebbe esser cosi per i soldati.
Inoltre sono
morti 38 mila civili iracheni, non mi pare che si siano registrate
tante lacrime, o che si siano sentite tante chiacchiere. Che forse
quelli non erano esseri umani? Il discrimine è solo la nazionalità?
Quindi siamo al razzismo?
I militari italiani
lascino almeno la pensione alle vedove, i 38 mila civili iracheni
lasciano solo un gran doloro alle vedove.
28/4/06
pummarulella
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